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Uffici Stampa 08 Mar 2007

Stabilizzazione per i giornalisti “precari” degli uffici stampa Lettera aperta dell’Assostampa siciliana La dichiarazione del Segretario regionale Alberto Cicero

Illustri Signori Onorevoli, ormai da qualche anno si tenta di trovare una soluzione definitiva al problema, purtroppo ancora irrisolto, che riguarda la stabilizzazione dei giornalisti che da tanto tempo operano con contratti di collaborazione esterna, sovente non giornalistici (quindi senza garanzie previdenziali e sanitarie – Inpgi 1 e Casagit), all’interno della Pubblica Amministrazione siciliana (Comuni, Province, Regioni, aziende ospedaliere e sanitarie, altri enti controllati dalla Regione, ecc.).

Illustri Signori Onorevoli,
ormai da qualche anno si tenta di trovare una soluzione definitiva al problema, purtroppo ancora irrisolto, che riguarda la stabilizzazione dei giornalisti che da tanto tempo operano con contratti di collaborazione esterna, sovente non giornalistici (quindi senza garanzie previdenziali e sanitarie – Inpgi 1 e Casagit), all’interno della Pubblica Amministrazione siciliana (Comuni, Province, Regioni, aziende ospedaliere e sanitarie, altri enti controllati dalla Regione, ecc.).

Ad oggi, purtroppo, siamo costretti a registrare che questo processo di stabilizzazione, che vede interessati in Sicilia decine di giornalisti, è rimasto fermo al palo per motivi che non siamo qui a spiegare. Ci preme, però, sottolineare che la Fnsi (Federazione nazionale della Stampa italiana) e l’Assostampa siciliana, il sindacato regionale dei giornalisti, già da qualche anno, stanno portando avanti una “battaglia” giusta, affinché i giornalisti, cosiddetti “precari storici”, cioè che da tanti anni svolgono attività d’informazione e comunicazione negli uffici stampa delle P.A. e che hanno anche lavorato per amministrazioni di diverso colore politico, possano trovare la soluzione definitiva al loro problema occupazionale. Per questi giornalisti, il Coordinamento dei giornalisti precari e il Gruppo Uffici Stampa Sicilia, istituiti in seno all’Assostampa siciliana, chiedono che si avvii un percorso chiaro e definitivo, anche attraverso una legge ad hoc in grado di consentire lo svolgimento di una selezione per titoli che permetta la loro assunzione a tempo indeterminato. Per questa ragione, il Coordinamento dei giornalisti precari e il Gruppo Uffici Stampa Sicilia chiedono inoltre che venga ufficialmente riconosciuto con provvedimento di legge un apposito “bacino” dei precari, in fase di costituzione in seno all’Assostampa Siciliana, all’interno del quale saranno inseriti e registrati entro il prossimo 31 maggio, con il relativo stato di servizio, tutti i colleghi precari che, grazie ai titoli professionali in loro possesso, possono a pieno diritto rivendicare la stabilizzazione negli enti presso cui prestano la loro opera. Questa strada è indispensabile affinché venga riconosciuto ufficialmente e definitivamente lo status di “giornalista precario”. Tale registro sarà successivamente consegnato al Presidente della Regione, all’Assessore regionale al Lavoro che, a sua volta, potrà predisporre (insieme all’assessore regionale agli Enti locali) una proposta normativa con la quale quei giornalisti inseriti nell’elenco vengono definitivamente dichiarati giornalisti precari della P.A., così da definire formalmente un vero e proprio “riconoscimento di status” per questi colleghi, dal quale partire per mettere definitivamente fine all’annosa questione dei giornalisti cosiddetti precari della P.A . Inoltre chiediamo che venga fatta applicare la circolare Stancanelli del 3 maggio 2005 relativa alla definizione delle dotazioni organiche degli uffici stampa nelle pubbliche amministrazione, al fine di poter avviare sia il percorso di stabilizzazione che, subito dopo, la messa a concorso dei posti rimasti vacanti. Riteniamo che questo sia un percorso chiaro e trasparente e che possa e debba essere portato avanti dall’intero Sindacato dei giornalisti siciliani, in concertazione con la Regione, anche grazie alle recenti disposizioni in materia di precariato contenute nella legge Finanziaria nazionale. Consideriamo che la stabilizzazione dei giornalisti precari, che operano anche in importanti uffici stampa di comuni e province (che sono capoluogo di regione e di provincia) e in aziende sanitarie ed ospedaliere non sia più procrastinabile e che la professionalità acquisita da questi colleghi non possa essere considerata meno di quella acquisita da altre categorie professionali che svolgono e hanno svolto attività di precariato in seno alla Regione siciliana e a enti da essa controllati o ad essa collegati. Roberto Ginex Coordinatore regionale precari uffici stampa Massimo Bellomo Vice Segretario Associazione siciliana della stampa Enrico Bellavia Segretario provinciale di Palermo Associazione siciliana della stampa Gaetano Perricone Presidente Gus – Gruppo uffici stampa Sicilia Questa lettera è stata inviata: Al Presidente della Regione, On. Salvatore Cuffaro All’Assessore al Lavoro, On. Santi Formica All’Assessore agli Enti locali, On. Paolo Colianni Al Presidente dell’Ars, On. Gianfranco Miccichè Agli On. Capi dei Gruppi Parlamentari Al Presidente della commissione affari istituzionali, On. Nicola Cristaldi Al Presidente della commissione lavoro, On. Giuseppe Gianni «La richiesta avanzata da quattro autorevoli dirigenti dell’Assostampa a nome di decine di altri colleghi tenuti nel limbo del precariato da un numero di anni che spesso sono un’offesa alla dignità professionale e umana - dice Alberto Cicero, segretario regionale del sindacato dei giornalisti - conferma che questo problema deve avere la massima priorità nell’ambito degli obiettivi dell’Assostampa. La drammatica situazione in cui versano tanti giornalisti in Sicilia che lavorano negli uffici stampa degli Enti pubblici senza alcuna garanzia normativa ed economica e che di contro assicurano un quotidiano contributo di impegno e professionalità già da tempo viene seguita con attenzione e impegno cercando nell’ambito politico tutti gli interlocutori seri e affidabili, di qualunque colore, che siano disponibili a lavorare per risolvere una questione che ormai non ammette più qualsiasi tipo di rinvio. La Finanziaria nazionale ha aperto un importante spiraglio confermando che il principio della stabilizzazione è non solo ammissibile ma anche doveroso. La proposta di creazione di un «bacino» dei precari è una strada praticabile che consentirebbe di fare un primo passo concreto verso una soluzione efficace. Sul concetto di stabilizzazione dei giornalisti precari nella pubblica amministrazione esistono da anni numerose proposte di legge già presentate. E’ auspicabile che su questo argomento si registri la massima convergenza e sostegno da parte di tutte le forze politiche come sembra stia già avvenendo».

@fnsisocial

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