L'ex direttore della Voce di Mantova, il giornalista professionista Davide Mattellini, è stato sospeso per due mesi dal Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Ne dà notizia un comunicato diffuso dall'Ordine.
Le accuse: aver pubblicato scritti e articoli di chiaro carattere antisemita tradendo così la lettera e lo spirito della nostra Costituzione alla quale tutti i cittadini sono tenuti a essere fedeli, aver violato l'obbligo di esercitare con dignità e decoro la professione, non aver rispettato la propria reputazione e di aver compromesso la dignità dell'Ordine professionale, non aver rafforzato, con i suoi atti non improntati ai principi della buona fede e della lealtà, il rapporto di fiducia tra la stampa e i lettori. Il procedimento disciplinare, spiega la nota dell'Ordine, ''trova fondamento nell'esposto presentato il 23 agosto 2005 dal presidente della Comunità ebraica di Mantova, Fabio Norsa, contro Davide Mattellini, allora direttore dalla Voce di Mantova, per quanto da lui scritto in relazione ad una polemica sorta in seguito ad un intervento del deputato europeo leghista Mario Borghezio sul simbolo della Croce Rossa. Borghezio aveva affermato che la Mezzaluna islamica e la Stella di Davide israeliana avevano chiesto di uniformare a livello internazionale il simbolo di soccorso, adottando un Rombo rosso al posto di Mezzaluna, Stella di Davide ed anche Croce Rossa. Sempre secondo l'Ordine lombardo dei giornalisti ''la Voce di Mantova ha preso di petto il problema con un titolo in prima pagina: 'Ora anche gli ebrei contro la croce'. È seguita una protesta della Comunità ebraica, che ha dato luogo a lettere e relative risposte, tutte pubblicate sul giornale. Nelle sue risposte alla Comunità ebraica, Mattellini ha usato frasi tipo: 'Cancellare quella croce per accontentare i sottanoni degli arabi o gli israeliani coi trecciolini che s'inzuccano contro il muro è una bestemmia bella e buona'; 'Ma che cosa siete perdio? Vi ha morso un vampiro se alla vista di una croce scappate via... Sarà ma a me comincia a nascere il sospetto che un popolo, per aver subito 40 persecuzioni in duemila anni, sempre 'vittima' non deve essere stato. Quantomeno un po' rompicoglioni lo è'. Nel quadro della stesse polemica ''è stata pubblicata a tutta pagina anche una lettera di certo Walter Malacarne, che si qualifica Coordinatore provinciale di Azione Sociale con Alessandra Mussolini. Il personaggio plaude al fatto che Mattellini abbia definito gli ebrei rompicoglioni e ci aggiunge abbondantemente del suo. Mattellini mette in rilievo nel titolo la frase di Malacarne, riferita sempre agli ebrei: 'Fin da ragazzo mi dicevano: quelli piangono il morto per fregare il vivo' e quindi, con lettere cubitali:'Non accetto alcuna lezione dagli ebrei'. Nella risposta poi Mattellini definisce 'una prova di tracotanza ebraica' il fatto che Israele abbia protestato con il Vaticano, perchè il Papa non lo aveva citato tra gli Stati vittime del terrorismo''. (ANSA)