Sigim, il segretario Giovanni Rossi replica a Giacomini: "Un'uscita infelice, non conosce i dati di bilancio e rimedia un'altra figuraccia"

"L’ultima uscita dell’ex segretario e futuro revisore dei conti Sigim Giovanni Giacomini necessita di immediata risposta. Giacomini, confondendo una nota della lista MARCHE 2010 con una comunicazione ufficiale del sindacato, accusa il segretario uscente Giovanni Rossi di “finanza fantasiosa” citando a sproposito dati che non conosce e ripetendo, on line, la figuraccia già fatta il 19 aprile all’assemblea dei soci quando le sue deduzioni erano state immediatamente smontate. Un’uscita infelice che merita una nuova puntuale replica". E' quanto afferma in una nota il segretario del Sigim Giovanni Rossi

"Sostiene Giacomini: (…) “l’ultimo bilancio Sigim di Rossi il risanatore si chiude ufficialmente con un attivo di poche migliaia di euro, ma dal conto economico risulta che la riserva del Sigim che sotto la mia gestione ammontava a 70 mila euro si è ridotta a poco più di 40 mila. Se risanare i bilanci significa dare prova di finanza fantasiosa ha sicuramente ragione Rossi, ma i colleghi, cui ho dimostrato in assemblea che questo modo di avere attivi avrebbe azzerato le riserve del Sigim, hanno scelto di eleggermi revisore dei conti proprio per evitare, nel caso che Rossi avesse vinto, che un altro risanamento del bilancio potesse portare al totale dissesto economico". Giacomini scrive un cumulo di falsità. Primo errore: il fondo cassa 2007 del Sigim ammontava non a 70.000 euro ma a 67.035 euro, comprensivi però del fondo Tfr della dipendente (esigibile in qualsiasi momento) e di parcelle legali riferite al mandato di Giacomini (non pagate). Secondo errore: il fondo cassa 2008 del Sigim ammontava non a poco più di 40.000 euro, come scrive Giacomini, bensì a 49.026 euro, però a fronte dell’avvenuto e completo pagamento delle seguenti voci straordinarie, dovute per legge o investite su delibera del Direttivo, per un totale di 34.594 euro: - anticipo 75% del Tfr all’addetta di segreteria (per acquisto prima casa) pari a euro 12.835; - pagamento parcella legale 2007 (segretario Giacomini) per ricorso al Tar contro il Comune di Pesaro per bando addetto stampa viziato (poi sospeso) pari a euro 3.420; - riacquisto pacchetto dati Agenda pari a euro 600 (quei dati che l’imprudenza contrattuale di Giacomini non aveva previsto andassero restituiti al Sigim); - pagamento fornitori Agenda per 17.739,20 euro (sui 22.243 della complessiva operazione che ha fruttato ricavi per 34.560 euro). Se quindi, per puro esercizio contabile, sommassimo i 34.594 euro usciti di cassa, per pagamento debiti pregressi o per investimenti straordinari, ai 49.026 in cassa a fine 2008, avremmo un totale di 83.620 euro, ben superiore alla giacenza 2007. Questo per la cronaca spicciola dei fatti. Perché, come tutti sanno – tranne il futuro revisore Giacomini – la giacenza bancaria è elemento non rilevante nella tenuta finanziaria di un bilancio. Decisivi sono invece le riserve e gli accantonamenti. Ma vista l’insistenza con cui Giacomini batte cassa, ci spiace a questo punto dover ricordare con quale efficacia e lungimiranza l’ex segretario e futuro revisore dei conti abbia gestito la discreta liquidità del nostro sindacato nel triennio 2005-2007. Pur avvantaggiato da tassi di remunerazione bancaria tra il 4% e il 5% nei pronti contro termine, a fronte di 40-60.000 euro di giacenza media, nel suo mandato Giacomini ha collezionato le seguenti performance: 2005: - 80,8 euro; 2006: -142,46 euro; 2007: - 162,04 euro., Noi (Giovanni Rossi segretario, Fabio Quirici amministratore) nel 2008, malgrado i tassi in picchiata, abbiamo ottenuto un saldo positivo (tra spese, interessi, e certificati di deposito) di + 1363,02 euro. E soprattutto abbiamo strappato alla Carilo un interesse di conto corrente del 3,50% lordo (2,10% netto) che oggi ci remunera meglio di Bot, Pronti Contro Termini e Certificati bancari senza rischiare nulla. Anche alla luce di questo dato riteniamo che l’unica “finanza fantasiosa” sia quella dell’ex segretario e futuro revisore Giovanni Giacomini che, riportando fatti non veri offende non solo il lavoro del Direttivo uscente, ma anche quello del Dottor Paolo Licata, da sempre commercialista del Sigim (che ha vistato il bilancio) e quello dei revisori dei conti Lucio Martino, Giuseppe Poli e Marcello Morichi che all’unanimità lo hanno proposto all’approvazione del Direttivo. Cogliamo l’occasione per anticipare ai nostri soci che le fatture dell’Agenda 2009, pari a 34.560 euro, sono state già quasi completamente incassate. Mancano all’appello solo 4.460 euro (1.200 euro da società private che hanno predisposto i pagamenti per il 15 giugno) e 3.260 da enti pubblici (Comune di Ancona, Comune di Tolentino, Comune di Recanati, Erf e Amat) che, oltre a firmare un regolare contratto, hanno già predisposto adeguati impegni o determine di spesa. Siamo quindi molto tranquilli e al passaggio delle consegne – grazie anche all’autoproduzione dell’Agenda – daremo alla nuova maggioranza un sindacato economicamente più solido di come l’abbiamo trovato con una forte liquidità e accantonamenti pari a 9.500 euro (3.500 euro per spese elettorali, 2.500 euro per convegni, 2.500 euro per innovazione e sviluppo, 1.000 euro per rischi diversi) che non peseranno sul bilancio 2009. Ciò nonostante, abbiamo chiuso il bilancio egualmente in utile per 347,68 euro, a differenza dei disavanzi di - 5.373,18 euro nel 2005, di - 4.800,53 euro nel 2006 e di - 5.127,74 euro nel 2007 realizzati nel precedente triennio. All’ex segretario Giovanni Giacomini consigliamo quindi di prepararsi al futuro lavoro di revisore con maggior cura di quella sin qui dimostrata. Questi sono i fatti, questi i calcoli, seri, che per correttezza verso gli iscritti abbiamo dovuto precisare in dettaglio in questa lettera dopo averlo già fatto in assemblea. La sintesi è sempre la stessa: il 2008, dopo tre anni di profondo rosso, è stata una stagione economicamente virtuosa e produttiva. Tutto il resto è chiacchiera da bar". Il segretario regionale Giovanni Rossi