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Editoria 10 Dic 2014

Siddi: riforma agenzie, Renzi incoraggiante su concertazione ma attenzione ai tempi e all’occupazione giornalistica

"Confermo la volontà del Dipartimento e di palazzo Chigi di intervenire perché il livello di intervento del governo italiano non ha paragoni in nessun Paese al mondo e in nessun Paese europeo". Così il premier Matteo Renzi, durante il question time alla Camera, ha risposto alla interrogazione di Sergio Pizzolante, Ncd, sul futuro dei contratti del Dipartimento per l'editoria di palazzo Chigi con le agenzie di stampa. “Non è privo di significato - ha commentato il segretario della Fnsi - e ha la sua rilevanza il fatto che sul rapporto pubblico con le agenzie di stampa parli per la prima volta il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e lo faccia delineando un intervento “con la massima concertazione e il massimo coinvolgimento”.

"Confermo la volontà del Dipartimento e di palazzo Chigi di intervenire perché il livello di intervento del governo italiano non ha paragoni in nessun Paese al mondo e in nessun Paese europeo". Così il premier Matteo Renzi, durante il question time alla Camera, ha risposto alla interrogazione di Sergio Pizzolante, Ncd, sul futuro dei contratti del Dipartimento per l'editoria di palazzo Chigi con le agenzie di stampa.
“Non è privo di significato - ha commentato il segretario della Fnsi - e ha la sua rilevanza il fatto che sul rapporto pubblico con le agenzie di stampa parli per la prima volta il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e lo faccia delineando un intervento “con la massima concertazione e il massimo coinvolgimento”.

"Confermo la volontà del Dipartimento e di palazzo Chigi di intervenire perché il livello di intervento del governo italiano non ha paragoni in nessun Paese al mondo e in nessun Paese europeo". Così il premier Matteo Renzi, durante il question time alla Camera, ha risposto alla interrogazione di Sergio Pizzolante, Ncd, sul futuro dei contratti del Dipartimento per l'editoria di palazzo Chigi con le agenzie di stampa.
"Siamo pronti a intervenire, a semplificare e anche a ridurre - ha affermato Renzi - con la concertazione, certo, con il massimo coinvolgimento degli interessati, perché riteniamo sia doveroso, ma riteniamo che l'attuale livello di finanziamento per l'editoria sia profondamente da rivedere". (ROMA, 3 DICEMBRE - AGI)


EDITORIA, SIDDI (FNSI): RENZI INCORAGGIANTE SU CONCERTAZIONE PER RIFORMA AGENZIE DI STAMPA . ATTENZIONE A TEMPI E A OCCUPAZIONE GIORNALISTICA

“Non è privo di significato e ha la sua rilevanza il fatto che sul rapporto pubblico con le agenzie di stampa parli per la prima volta il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e lo faccia delineando un intervento “con la massima concertazione e il massimo coinvolgimento”. Un tema delicato come questo non può che essere trattato in questo modo da un Governo democratico che abbia a cuore il pluralismo dell’informazione primaria, compito centrale delle agenzie di stampa. L’idea di semplificazione preannunciata, non può che essere coniugata con un’opera che garantisca effettivamente il pluralismo di base - quello delle agenzie orienta il corso interpretativo delle notizie, dei fatti del giorno, e per questo non può che essere plurale – e che riqualifichi perciò l’intervento pubblico. Da un lato, dunque, più agenzie generaliste senza costringere tutti ad esserlo innaturalmente, dall’altro sinergie, accorpamenti e specializzazioni da considerare con criteri di equità e di attenzione all’occupazione. Gli editori sono chiamati a compiere uno sforzo innovativo. Il Sindacato dei giornalisti, la Fnsi, sulla base degli obiettivi appena richiamati, è disponibile a cooperare se ci sarà un serio processo di riforma nella chiarezza. I tempi di intervento, tuttavia, non sono una variabile indipendente e i processi nuovi e di riorganizzazione dovranno tener conto della pluralità delle esperienze reali e della qualità e quantità del lavoro professionale assicurato. Tutto ciò richiederà, nella chiarezza, probabilmente una fase di transizione sulle scadenze per poter dar corso ad un nuovo quadro condiviso e di garanzia, così come deve essere qualsiasi azione che agisca su un bene pubblico come quello dell’informazione”. Roma, 3 dicembre 2014


EDITORIA: ASR, SCURE DEL GOVERNO PRONTA AD ABBATTERSI SU AGENZIE

Convocare immediatamente i Cdr delle agenzie e le associazioni regionali di stampa "per arrivare al confronto con una proposta del sindacato che tuteli le professionalità e l'occupazione del settore". È la richiesta dell'associazione stampa romana alla Fnsi a proposito del settore delle agenzie di stampa, dopo le parole di ieri alla Camera del premier Renzi in risposta a una interrogazione di un deputato Ncd. "Siamo pronti a intervenire, a semplificare e anche a ridurre con la concertazione - ha affermato il capo dell'esecutivo, sottolinea l'Asr in una nota -, certo, con il massimo coinvolgimento degli interessati, perché riteniamo sia doveroso, ma riteniamo che l'attuale livello di finanziamento per l'editoria sia profondamente da rivedere".
Per l'Asr quelle parole significano che "la scure del governo sta per abbattersi sulle agenzie di stampa", come dire "ascolteremo tutti ma poi procederemo coi tagli". Per l'associazione stampa romana è questo "un atteggiamento inaccettabile che ancora una volta affronta la pur necessaria razionalizzazione del settore soltanto in termini di risparmi di cassa. Di fronte a questo stupiscono le dichiarazioni del segretario uscente della Fnsi che definisce 'incoraggiante il metodo annunciato da Renzi'.
La Asr che da tempo ha costituito un coordinamento dei Cdr delle agenzie di stampa e avanzato proposte sul riassetto del settore, chiede invece che si apra immediatamente il confronto col governo partendo dal netto rifiuto a qualsiasi ridimensionamento dell'intervento pubblico senza prima un quadro preciso di riorganizzazione e rilancio".
Nella nota l'Asr ricorda che "le agenzie di stampa, fra redazioni e indotto dei collaboratori, occupano centinaia di giornalisti e che, soltanto nei primi sei mesi del 2014 l'Inpgi ha registrato la perdita di 650 posti di lavoro che portano il conteggio dell'ultimo quadriennio sopra quota 4000. Non c'è trattativa possibile se non si parte da un progetto complessivo di ristrutturazione in cui si mettano subito le carte in tavola: assetti proprietari, modelli di business, investimenti, occupazione, devono essere chiari e verificabili. Così come non è concepibile un processo di riorganizzazione, in questo la Fnsi ha ragione, che non sia cadenzato in un tempo congruo per portare a compimento tutti i passaggi". Di qui al richiesta alla Fnsi di una rapida convocazione dei Cdr delle agenzie e delle associazioni regionali di stampa per definire una proposta del sindacato. (ROMA, 4 DICEMBRE - AGI)


ALLA LUCE DELLE RECENTI DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
CDR AGENZIE STAMPA CHIEDONO INCONTRO A SOTTOSEGRETARIO LOTTI

Il coordinamento dei Comitati di redazione delle agenzie di stampa, anche alla luce delle recenti dichiarazioni del Presidente del Consiglio Matteo Renzi in Parlamento, ha deciso di chiedere un incontro al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Editoria Luca Lotti al fine di riavviare il confronto sul futuro delle agenzie di stampa nazionali, che era stato proficuamente intrapreso nei mesi passati.
Le agenzie di stampa svolgono un ruolo fondamentale per il pluralismo dell’informazione nazionale. Senza le agenzie di stampa tutti i settori dell’informazione e tutte le aziende editoriali non sarebbero in grado di produrre una fetta consistente dell’informazione che viene immessa sul mercato a beneficio dei cittadini e delle imprese. E anche il lavoro delle istituzioni sarebbe privato di un canale primario di informazione quotidiana, necessario al loro stesso corretto funzionamento.
Il coordinamento dei Cdr delle agenzie ritiene di fondamentale importanza che si dia seguito alle parole del Presidente del Consiglio Renzi e che si garantisca finalmente il massimo coinvolgimento di tutti i soggetti interessati all’elaborazione di una autentica riforma del settore.
Fin dal 2012 il coordinamento ha proposto alla Federazione degli editori, alla Federazione della stampa e al Governo un percorso comune per la riforma del sistema delle convenzioni, la razionalizzazione del comparto e l’incentivo all’innovazione attraverso l’individuazione di regole trasparenti ed eque per le forniture dei servizi informativi che vengono acquistati dal Governo per conto delle amministrazioni pubbliche. Incontri su questo tema saranno chiesti anche alla Fieg e alla Fnsi, che il coordinamento sollecita alla massima vigilanza sul tema: il futuro delle agenzie riguarda centinaia di posti di lavoro giornalistici. Roma, 10 dicembre 2014

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