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Editoria 18 Feb 2014

Siddi: per la riforma dell'editoria e per l'Equo compenso Il governo Renzi prosegua i lavori appena iniziati

“Per l’editoria e il lavoro giornalistico, su cui da 5 anni grava una crisi, non solo congiunturale, il processo di riforma avviato con l’ultima legge di stabilità e con i lavori in corso per l’equo compenso ha ora bisogno di essere, coerentemente con  tempestività e concretezza, portato avanti. E’ augurabile perciò che nel passaggio tra l’Esecutivo Letta e il Governo Renzi si proceda senza dispersioni e, se possibile, preservando l’agenda attuativa del Sottosegretario Legnini concordata con le parti sociali.  

“Per l’editoria e il lavoro giornalistico, su cui da 5 anni grava una crisi, non solo congiunturale, il processo di riforma avviato con l’ultima legge di stabilità e con i lavori in corso per l’equo compenso ha ora bisogno di essere, coerentemente con  tempestività e concretezza, portato avanti. E’ augurabile perciò che nel passaggio tra l’Esecutivo Letta e il Governo Renzi si proceda senza dispersioni e, se possibile, preservando l’agenda attuativa del Sottosegretario Legnini concordata con le parti sociali.  

C’è necessità di impulso al rilancio e organizzazione del sistema, sul quale le innovazioni tecnologiche e i new media giocano una parte importante ma non potranno prescindere per molti anni ancora dalla carta stampata. E’ su questo comparto che, benché in sofferenza, si misurano i veri ricavi di impresa e le condizioni economiche di supporto qualitativo e patrimoniale per le nuove iniziative, da pensare in termini di integrazione e soprattutto di qualità dell’informazione. Non lasciare chi vede ridursi o perdere il lavoro senza protezione sociale è essenziale, in un giusto equilibrio, con innovazione e sostegno a nuova occupazione giornalistica regolare. Solo in questo modo si può ragionevolmente immaginare il futuro. La messa a punto dei decreti attuativi della Presidenza del Consiglio, con regole e obblighi sociali trasparenti, per la ripartizione dei fondi della legge di stabilità esige perciò la definizione della progettualità avviata.  Allo stesso modo è assai importante che le scadenze fissate dal Sottosegretario Legnini (28 febbraio  prossimo) per la valutazione delle proposte di attuazione della legge sull’Equo Compenso del lavoro autonomo giornalistico abbiano puntuale riscontro, già all’atto della formazione e del programma del Governo Renzi”. Roma, 18 febbraio 2014

EDITORIA: ASSOCIAZIONI FILIERA CARTA, SUBITO MISURE SVILUPPO

Incentivi all'innovazione (attuazione della disposizione sul Fondo straordinario per l'editoria contenuta nella Legge di Stabilità 2014; rifinanziamento del credito agevolato; credito d'imposta per gli investimenti in beni strumentali); sostegno alla lettura (detrazioni fiscali per l'acquisto di libri e giornali; contributi ai giovani per la sottoscrizione di abbonamenti a quotidiani e periodici; campagne di promozione della lettura), ma, soprattutto,  misure anticongiunturali (credito d'imposta per l'acquisto della carta per editori e stampatori e credito di imposta sugli investimenti pubblicitari sulla stampa): sono queste le misure per la crescita indicate dalle associazioni industriali della Filiera della carta nel corso dell'incontro odierno "Carta, Cultura, Crescita. La Filiera per lo sviluppo del Paese".
Le otto Associazioni promotrici - Acimga, Aie, Anes, Argi, Asig, Assocarta, Assografici e Fieg - hanno richiamato l'attenzione sulle difficoltà del settore e sull'esigenza, per superarle, di idonee misure di politica industriale.
Dopo la lettura del messaggio della Presidente della Camera, Laura Boldrini, che ha sollecitato il legislatore ad accompagnare con adeguate misure di sostegno la difficiletransizione attraversata dal settore, Gianni Letta, Presidente dell'Associazione Civita, ospite dell'evento, ha sottolineato il valore della carta sotto il profilo culturale, civile ed economico e lo scrittore Ian Sansom ne ha illustrato la storia e il suo stretto legame con l'uomo.
Nel presentare i dati complessivi del comparto, Alessandro Nova dell'Università Bocconi ha ribadito il valore della Filiera che, pur in un momento di forte recessione, ha realizzato numeri importanti in termini di fatturato, di export e di occupazione, nonostante la forte pressione fiscale sulle imprese, la riduzione del reddito disponibile delle famiglie e il basso livello di investimenti pubblici in cultura.
Il Sottosegretario Giovanni Legnini ha indicato nella leva fiscale, nell'agevolazione degli investimenti pubblicitari e nella tutela del diritto d'autore le priorità ineludibili per il prossimo Governo.
Infine, Giulio Anselmi (Fieg), Giovanni Battista Colombo (Assografici), Paolo Culicchi (Assocarta), Antonio Greco (Anes) e Marco Polillo (Aie), rispondendo alle domande del giornalista Stefano Salis, hanno auspicato interventi reali, seri ed effettivi da parte del Governo, in linea con le proposte avanzate oggi.  (ROMA, 18 FEBBRAIO - ANSA)

 

EDITORIA: FILIERA CARTA ANCORA GIÙ,NUOVO MINIMO DA 2000
LEGNINI E ANSELMI, NUOVO GOVERNO PROCEDA SU STRADA INTRAPRESA

La crisi della filiera della carta non accenna a fermarsi: il fatturato, le vendite interne e i consumi hanno toccato nel 2013 un nuovo minimo dal 2000. A soffrire, oltre all'industria della stampa e della trasformazione, è tutto il comparto dell'editoria, sia libraria che quotidiana e periodica. In dieci anni sono andati in fumo 10 miliardi di euro e 50 mila posti di lavoro solo nell'occupazione diretta. Sono allarmanti i dati diffusi in occasione dell'incontro annuale della filiera della carta e per questo dalle associazioni di settore è arrivata la richiesta di misure immediate, nel solco dell'azione intrapresa dal governo uscente.
Dai dati, elaborati da Alessandro Nova dell'Università Bocconi, emerge una caduta inesorabile del consumo di libri e giornali, più accentuata rispetto a quella dei beni primari, accompagnata da una spesa pubblica per cultura e istruzione tra le più basse in Europa. Il fatturato complessivo della filiera si è ridotto a 31,4 miliardi, dai 41 miliardi del 2004. Rispetto al 2012 il calo è del 4,4%, in linea con l'andamento generale dell'industria italiana. L'editoria libraria è passata in dieci anni da 17,6 miliardi a 17 miliardi, quella quotidiana da 13,7 miliardi a 10,5 miliardi. Oltre al fatturato, scende anche l'occupazione complessiva dalle 258 mila unità del 2004 alle 210 mila del 2013 (il 4,7% dell'occupazione manifatturiera complessiva). Unico dato positivo arriva dalla crescita costante della propensione all'export, indice di tenuta della competitività del tessuto produttivo.
Un quadro di crisi con il quale dovrà confrontarsi il governo Renzi. "Il lavoro iniziato dal sottosegretario Legnini ci auguriamo vada avanti - ha affermato il presidente della Fieg, Giulio Anselmi -. Gli editori sono consapevoli che è necessario procedere con la trasformazione rapidamente e su questo terreno ci siamo trovati in sintonia con il governo. Non siamo andati lì con il cappello in mano, ma abbiamo chiesto solo un aiuto in un passaggio epocale". Un concetto, quest'ultimo, espresso anche dal presidente della Camera, Laura Boldrini, in un messaggio.
"Misure di supporto che favoriscano l'ingresso nell'era digitale - ha scritto - non vanno certo considerate come sussidio assistenzialistico, ma come strumento doveroso per perseguire l'innovazione".
Il sottosegretario uscente all'Editoria, Giovanni Legnini, ha auspicato che il nuovo governo "proceda su tutta la filiera della carta nello stesso modo in cui ci si è mossi per l'editoria: abbiamo messo insieme tutti i soggetti e percorso insieme un pezzo di strada che va completata". "Il processo di riforma avviato con l'ultima legge di stabilità e con i lavori in corso per l'equo compenso - gli ha fatto eco il segretario della Fnsi, Franco Siddi - ha ora bisogno di essere, coerentemente, con tempestività e concretezza, portato avanti".
All'incontro, aperto dal presidente dell'Associazione Civita, Gianni Letta, erano presenti anche il presidente di Assografici, Giovanni Battista Colombo, di Assocarta, Paolo Culicchi, di Anes, Antonio Greco, e di Aie, Marco Polillo. Tra le richieste: incentivi all'innovazione a partire dall'attuazione delle misure relative al Fondo straordinario per l'editoria, fino al rifinanziamento del credito agevolato per le imprese e l'istituzione del credito di imposta per investimenti e aggiornamento professionale; promozione della lettura attraverso agevolazioni fiscali e contributi per chi sottoscrive abbonamenti; misure anticongiunturali come il credito d'imposta per l'acquisto della carta e sugli investimenti pubblicitari sulla stampa. (di Michele Cassano) (ROMA, 18 FEBBRAIO - ANSA)

 

EDITORIA: BOLDRINI, MISURE PER INNOVAZIONE NON SONO SUSSIDI
LEGISLATORE ACCOMPAGNI TRANSIZIONE CON SOSTEGNO ADEGUATO

"Una libreria che chiude, un giornale che cessa le pubblicazioni sono segnali di allarme civile che devono preoccuparci non solo per i posti di lavoro persi, ma per l'impoverimento che ne consegue nella vita di relazione di una comunità. E misure di supporto che favoriscano l'ingresso nell'era digitale non vanno certo considerate come sussidio assistenzialistico, ma come strumento doveroso per perseguire l'innovazione". Così la presidente della Camera, Laura Boldrini, in un messaggio inviato all'incontro annuale della filiera della carta.
"Avendo ben chiaro - prosegue il messaggio - che l'obiettivo al quale tendere è quello di avere cittadini competenti, consapevoli, preparati: che avvenga attraverso la carta o sui nuovi supporti, la circolazione di informazione o cultura è un valore che merita ogni attenzione della politica e delle istituzioni". "Pur da appassionata dei social media e delle nuove tecnologie, quale sono - afferma ancora Boldrini -, vedo con piacere che la carta ha ancora un ruolo fondamentale, e smentisce con la sua vitalità le troppo frettolose analisi che ne avevano certificato l'imminente estinzione: non riesco ad immaginarlo e non me lo auguro un mondo senza carta".
"Al legislatore - scrive inoltre la presidente della Camera - compete di accompagnare con adeguate misure di sostegno la difficilissima transizione nella quale siete impegnati, tanto nell'editoria libraria quanto in quella di informazione. La crisi non è soltanto e drammaticamente economica e produttiva, ma anche crisi culturale. Scontiamo il fatto di aver investito poco sulla formazione e sul sapere critico, su quella crescita individuale e collettiva che danno i libri e i giornali".    (ROMA, 18 FEBBRAIO - ANSA)

 

EDITORIA: LEGNINI, NUOVO GOVERNO PROCEDA CON CONCERTAZIONE
NON C'È CONSAPEVOLEZZA DI IMPORTANZA SETTORE CHE VALE 2% DEL PIL

"L'auspicio che consegniamo al nuovo governo è che si proceda su tutta la filiera della carta nello stesso modo in cui ci siamo mossi per l'editoria: abbiamo messo insieme tutti i soggetti e percorso insieme un pezzo di strada che va completata". Lo ha detto il sottosegretario con delega all'Editoria, Giovanni Legnini, all'incontro annuale della filiera della carta. 
"Quello dell'editoria - ha detto Legnini - è uno dei settori produttivi più rilevanti del nostro Paese, con un fatturato di 31-32 miliardi che rappresenta il 2% del Pil. Non c'è però consapevolezza dell'importanza del settore. Il primo lavoro da fare è accrescere il grado di consapevolezza, a partire da quest'anno che si annuncia come l'anno della ripresa, anche se lenta. Inoltre, un approccio di politica industriale e di sistema sul settore non mi risulta ci sia mai stato. Occorre coinvolgere diversi ministeri per mettere a punto le misure necessarie e spero si trovi il modo di superare gli elementi di complicazione".
"Serve il riordino della leva fiscale, perchè al momento le misure sono insufficienti e disomogenee - ha auspicato ancora il sottosegretario -. Penso che si arriverà a un riordino complessivo. Altro tema fondamentale è quello del mercato pubblicitario e già durante la discussione sulla legge di stabilità il tema si è affacciato. Di fronte al crollo della pubblicità tradizionale e al boom della pubblicità on line, con il mille per cento in più dal 2005 ad oggi, abbiamo bisogno di strumenti che spingano le aziende ad investire in pubblicità.
Anche questo è un grande tema del quale non si ha la giusta consapevolezza. Poi c'è il tema del diritto d'autore, che non è affatto estraneo all'andamento del settore della carta. C'è una pluralità di iniziative e occorre andare avanti sulla strada intrapresa".  (ROMA, 18 FEBBRAIO - ANSA) 

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