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Editoria 23 Dic 2011

Siddi: "Chiediamo al Sottosegretario un esito concreto e rapido per Liberazione e le testate che rischiano la chiusura"

“L’annuncio di chiusura, dell’edizione cartacea di ‘Liberazione’ con la fine dell’anno è l’emblema di una crisi senza fine per decine e decine di giornali di idee, politici, delle minoranze linguistiche e delle comunità italiane all’estero, piegati da tagli dei contributi pubblici dell’editoria e dalle incertezze sulle misure future che impediscono affidamenti creditizi. Per ‘Liberazione’, il cui editore, il Partito della Rifondazione Comunista, l’iniziativa sindacale prosegue anche nei giorni di festa.

“L’annuncio di chiusura, dell’edizione cartacea di ‘Liberazione’ con la fine dell’anno è l’emblema di una crisi senza fine per decine e decine di giornali di idee, politici, delle minoranze linguistiche e delle comunità italiane all’estero, piegati da tagli dei contributi pubblici dell’editoria e dalle incertezze sulle misure future che impediscono affidamenti creditizi. Per ‘Liberazione’, il cui editore, il Partito della Rifondazione Comunista, l’iniziativa sindacale prosegue anche nei giorni di festa.

Il Sindacato solidale con i colleghi, che dal primo gennaio perderebbero il posto di lavoro (cinquanta persone di cui trenta giornalisti), sta continuando a ricercare e a proporre ogni soluzione possibile, anche di socialità, per impedire la chiusura di una voce significativa per il dibattito tra le storiche idee politiche, e salvaguardare l’occupazione.
Problemi analoghi stanno esplodendo in tutta Italia (dal Friuli Venezia Giulia, alla Campania, e alla Puglia, passando per l’Emilia Romagna e la Toscana), anche a causa dell’attesa definizione dell’istruttoria sulle pratiche di finanziamento relative ai contributi del 2010, che dovevano essere erogati a fine anno. Per molte testate (dal Primoski, al Corriere di Forlì, al Sannio, al Corriere Canadese, a Rinascita, all’Informazione/Il Domani, a La Cronaca, solo per citarne alcune) resta da concludere l’iter delle verifiche sapendo che l’erogazione non ci sarà, da parte del dipartimento dell’Editoria della presidenza del Consiglio entro la fine dell’anno, come normalmente avveniva.
La Fnsi fa appello affinché l’iniziativa del Sottosegretario all’Editoria, Carlo Malinconico, per sollecitare tutti gli organi competenti a compiere un ulteriore sforzo per far conoscere in tempi brevi le risultanze degli accertamenti e delle verifiche in corso, abbia un esito concreto e rapido. Nello stesso tempo chiede al Sottosegretario e al Governo di far conoscere rapidamente l’ammontare reale delle risorse disponibili con l’integrazione delle quote del cosiddetto “Fondo Letta” al fine di consentire alle imprese in difficoltà di poter fornire idonee rassicurazioni alle banche ed avere così accesso al credito per proseguire l’attività.
Il buon proposito confermato oggi dal Sottosegretario Malinconico di voler “tutelare e valorizzare, nell’ambito del necessario percorso di riforma, le realtà editoriali e occupazionali di particolari rilievo”, ha necessità di interventi nella transizione al cambiamento perché nessuna testata sia costretta nel frattempo a chiudere per asfissia. Per il Sindacato dei giornalisti l’impegno solidale verso i colleghi e i giornali del pluralismo rimane costante”.

EDITORIA: MALINCONICO, LAVORARE PER ASSICURARE CONTINUITÀ A LIBERAZIONE
IL SOTTOSEGRETARIO HA INCONTRATO IL CDR E I POLIGRAFICI
"Profonda preoccupazione" e l'auspicio "per una soluzione che consenta la continuità editoriale ed occupazionale" di Liberazione. Ad esprimersi in questo senso è stato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Malinconico che, insieme al capo del Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria Elisa Grande, ha incontrato i rappresentanti dei giornalisti e dei poligrafici del quotidiano.
I rappresentanti sindacali hanno esposto "la grave situazione di emergenza in cui versa la testata a causa dell'incertezza finanziaria sull'ammontare dei futuri contributi all'editoria". Malinconico ha ribadito l'impegno ad "addivenire in tempi brevi ad una proposta di riforma del settore ed alla conseguente definizione dell'ammontare delle risorse disponibili, anche alla luce del recente emendamento che consente la possibilità di finanziare il settore attraverso il così detto 'fondo Letta'".
Il Sottosegretario ha inoltre confermato la volontà di "tutelare e valorizzare, nell'ambito del necessario percorso di riforma, le realtà editoriali e occupazionali di particolare rilievo come Liberazione". (ROMA, 23 DICEMBRE -  ADNKRONOS)

QUIRINALE: NAPOLITANO HA RICEVUTO MALINCONICO
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha ricevuto questa mattina al Quirinale il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega all'Editoria, Carlo Malinconico. (ROMA, 23 DICEMBRE -  ADNKRONOS)

EDITORIA, LETTARA22: SOLIDARIETÀ A RINASCITA, SBLOCCARE I FONDI DEGLI ANNI SCORSI
Già da qualche anno assistiamo alla progressiva riduzione dei contributi pubblici all’editoria, garanzia di pluralità dell’informazione. Negli ultimi giorni - denuncia in un comunicato Lettera22 (www.lettera22.info) -, a causa di una singolare richiesta di un parere dell’Avvocatura dello Stato sui bilanci di alcuni quotidiani (peraltro certificati da revisori Consob) la presidenza del Consiglio dei Ministri ha sospeso l’erogazione dei contributi già stanziati per le attività dell’anno 2010 destinati a 19 giornali. Un atto passato sotto silenzio e che rischia di far cessare le pubblicazioni anche di una testata storica come Rinascita, che fra giornalisti e personale amministrativo dà lavoro a più di 20 persone, oltre all’indotto. Come accaduto per altri colleghi ed altre realtà che in questi giorni hanno goduto di solidarietà bipartisan per le conseguenze dei tagli all’editoria - conclude la nota di Lettera22, è opportuno sollevare l’attenzione su una questione che mette a rischio il futuro dei redattori e dipendenti di Rinascita e delle loro famiglie, oltre che di una voce omologata nel panorama informativo italiano.

MALINCONICO: "A GENNNAIO I NUOVI CRITERI PER I FONDI
PRESTO UN INCONTRO CON I GIORNALISTI DI LIBERAZIONE"

Il governo definirà ''a gennaio'' i nuovi criteri per la ripartizione dei fondi pubblici per l'editoria: è l'impegno del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega per il settore, Carlo Malinconico, che sottolinea il legame tra l'elaborazione dei nuovi criteri e la gestione delle stesse risorse. ''Il governo - ha spiegato Malinconico, intervenuto oggi alla Fnsi ad un incontro sui cento anni del contratto di lavoro giornalistico - ha voluto avviare subito i contatti per capire al meglio come gestire la situazione.
Il forte appello lanciato nei giorni scorsi dal presidente della Repubblica è la guida per il nostro intervento, che deve tendere alla bonifica del settore, ai risparmi, ma anche alla salvaguardia del pluralismo.
Da subito ci siamo messi al lavoro per definire i nuovi criteri nel più breve tempo possibile''.
Malinconico ha ricordato che ''con l'ultima legge di stabilità, le risorse per la contribuzione pubblica per l'editoria hanno subito un taglio particolarmente significativo''. Ma proprio la definizione dei nuovi criteri aiuterà, a suo giudizio, il settore a utilizzare in modo rigoroso i fondi: ''Dobbiamo presentarci in modo virtuoso per dimostrare che abbiamo bisogno delle risorse per sopravvivere: se completeremo la riforma, sarà più facile dire che è necessario mantenere in vita i giornali'' a rischio. La ridefinizione dei criteri servirà, in sintesi, ''a fare chiarezza nel settore della contribuzione pubblica, ad aiutare i giornali che garantiscono il pluralismo e a eliminare invece - ha concluso Malinconico - le situazioni che sprecano risorse''. (ROMA, 20 DICEMBRE - ANSA)
EDITORIA: MALINCONICO, INCONTRERÒ GIORNALISTI LIBERAZIONE
PRESIDIO DEL QUOTIDIANO ALLA FNSI,'NOI AL BUIO, VOI IN SILENZIO'
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio per l'editoria, Carlo Malinconico, incontrerà i
giornalisti di Liberazione: è l'impegno che ha preso oggi nella sede della Fnsi a Roma, presidiata da un gruppo di redattori del quotidiano che sospenderà ''in via cautelativa'' le
pubblicazioni dal primo gennaio dopo i tagli al finanziamento pubblico ai giornali cooperativi, di partito e di idee.
'Noi al buio, voi in silenzio', 'Senza voce noi e voi', 'Non siamo carta straccia': queste le scritte sui cartelli branditi dai giornalisti di Liberazione, riuniti sotto la sede della Federazione della stampa, che hanno consegnato a Malinconico una lettera aperta con la richiesta di un incontro in tempi rapidi.
''Sappiamo perfettamente - si legge nel testo - di essere una goccia nell'oceano della crisi. Ma sappiamo che intervenire subito per salvare la nostra e le altre testate, i nostri e tutti i posti di lavoro oggi minacciati, è ancora possibile. È però una questione di giorni, anzi di ore''.
Una protesta ''che mi colpisce molto'', ha commentato Malinconico. ''I giornalisti di Liberazione mi hanno chiesto un incontro e certamente lo farò', ha assicurato il sottosegretario, ricordando che un emendamento al testo del decreto 'salva-Italia' affida al cosiddetto 'fondo Letta' la possibilità di intervenire a sostegno dell'editoria per affrontare il 2012. (ROMA, 20 DICEMBRE - ANSA)

L'Associazione Stampa Romana si schiera convintamente a fianco dei giornalisti e dei lavoratori tutti del quotidiano Liberazione che si sono riuniti in assemblea permanete, dopo l'annuncio della casa editrice Mrc che ha deciso di sospendere le pubblicazioni della testata a partire dal primo gennaio 2012.
Si tratta del primo frutto avvelenato dei tagli al Fondo per l'editoria che il governo Berlusconi, in questo seguito da quello Monti, ha perpetrato in questi ultimi anni. Una politica miope che, invece di colpire gli abusi e le trovate truffaldine, sta riducendo al collasso un settore che ha rappresentato e rappresenta un importante tassello di quel delicato puzzle chiamato pluralismo dell'informazione.
Centinaia di testate sono sull'orlo della chiusura con l'inevitabile conseguenza di lasciare per strada centinaia di famiglie. L'impegno del sottosegretario Malinconico e' apprezzabile ma non sufficiente. Servono decisioni e soldi, subito. Sappiano i ministri e i sottosegretario di questo governo tecnico che anche da questo il sindacato giudicherà l'operato dell'esecutivo in una materia fondamentale per la democrazia come la libertà di informazione e il pluralismo.

@fnsisocial

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