Sicilia, i giornalisti precari della pubblica amministrazione accusano il segretario dell'Assostampa Billitteri

"Che Daniele Billitteri avesse rovesciato un segretario regolarmente eletto in un congresso per inconfessabili fini è chiaro fin da quando ha chiesto al Commissario dello Stato di impugnare un provvedimento che avrebbe consentito l’assunzione di un centinaio di giornalisti"

"I sindacalisti di tutt’Italia sono inorriditi davanti a questa presa di posizione, che adesso viene reiterata da Billitteri in un estremo, disperato tentativo di portare a termine la sua vera missione: salvare il sistema di privilegi di un ristretto gruppo di giornalisti palermitani supergarantiti. Dietro le pur apparentemente nobili motivazioni di Billitteri – il quale finge di scordare che l’“illegittima” norma ha fatto diventare capo ufficio stampa della Regione lo stesso presidente dell’Ordine dei giornalisti Franco Nicastro, suo alleato – si cela il terrore che passi questa norma perché farebbe cadere il castello delle clientele da lui difeso. Il ddl, infatti, impone, una volta stabilizzati i precari, che nessun giornalista possa più diventare consulente. Gli enti saranno a quel punto obbligati a quei concorsi che non sono il reale obiettivo di Billitteri, visto che da quindici anni prima li invoca, e poi li boicotta. Quanto poi al fatto che Billitteri continui a definire sé stesso “maggioranza” del sindacato senza da mesi consentire una verifica, rappresenta soltanto un’ennesima ridicolaggine. Billitteri insomma dice di parlare a nome di tutti mentre lo fa solo a nome suo personale". I giornalisti precari della pubblica amministrazione della Sicilia orientale Giovanni Amato, Salvatore Cona, Massimo Rocco Cappellano, Salvo Fichera, Antonio Foti, Lucio Gambera, Antonio Iacona, Francesco Lamiani, Daniele Lo Porto, Giovanni Iozzia, Gaetano Guidotto, Mariano Messineo, Carmelo Miduri, Salvo Reitano, Michela Petrina