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Fnsi 20 Dic 2002

Serventi replica agli editori: “Se c’è un fantasma questo è la Fieg”

Serventi replica agli editori: “Se c’è un fantasma questo è la Fieg”

Serventi replica agli editori: “Se c’è un fantasma questo è la Fieg”

Roma, 19 dicembre 2002 Il Segretario della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi ha dichiarato: “Altro che vertenza fantasma. In questa vicenda l’unico fantasma è la Federazione degli Editori che nulla ha fatto per ricercare una soluzione positiva che potesse scongiurare lo sciopero dei giornalisti. La Fieg ignora strumentalmente che al sindacato dei giornalisti gli editori chiedono di cancellare le sanzioni per i mancati versamenti dei contributi previdenziali all’Inpgi, che in molte aziende non si applicano più o si attua in maniera distorta il contratto di lavoro, che vengono presentate richieste di crisi per aziende in attivo, che si utilizza massicciamente il lavoro precario e collaborazioni di ogni tipo in quasi tutte le imprese al posto dei giornalisti dipendenti. Questa è la realtà per la quale a viso aperto i giornalisti hanno intrapreso una battaglia che finisce per saldarsi con la scadenza contrattuale. Il fantasma Fieg sembra non tenerne conto. L’unica cosa sulla quale sono d’accordo è che esiste un altro fantasma in queste come in altre vicende: il Governo”. Segue notizia Ansa FIEG, SCIOPERO GIORNALISTI PER VERTENZA FANTASMA TOTALE DISINTERESSE GOVERNO 19 dicembre 2002. ANSA - ''Vertenza fantasma'', così la Fieg definisce l'agitazione che sfocerà domani nello sciopero dei giornalisti dei quotidiani dell'emittenza radiotelevisiva pubblica e privata, nazionale e locale, e di tutti i media elettronici. ''Fantasma - dice la Fieg in una nota - innanzitutto perché si è sviluppata al di fuori di ogni scadenza contrattuale. Solo perché un bel giorno la Federazione della Stampa ha deciso che gli editori dovevano aumentare del 2% il contributo all'Inpgi “ il cui bilancio è in notevole attivo e lo sarà per almeno altri 20 anni” e solo perché gli editori hanno risposto che di ogni aumento del costo del lavoro si sarebbe dovuto parlare nel corso della rinnovazione contrattuale ormai imminente, i giornalisti hanno già effettuato 3 giorni di sciopero ed altri ne minacciano. Vertenza fantasma - aggiunge la Fieg - anche per il disinteresse totale che il Governo manifesta nei suoi confronti. E' veramente singolare che a fronte di queste ricorrenti agitazioni, che impediscono di informare ed essere informati, il governo si sia astenuto non solo dall’intervenire, ma addirittura dal richiedere elementi sui motivi dell'agitazione''. ''Del resto - sostengono ancora gli editori - anche il dibattito sulla finanziaria ha confermato questo disinteresse per la situazione della stampa italiana e le sue difficoltà. L'impressione è che sia stia sottovalutando la gravità della crisi della carta stampata e che, mentre a livello politico - conclude la Fieg - non si stia facendo nulla per evitarla, a livello del sindacato dei giornalisti si stia facendo di tutto per aggravarla''.

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