Un riconoscimento dedicato ai soli giornalisti a tempo determinato della Rai: e' il premio Paola Angelici, presentato oggi nella sede Rai di Viale Mazzini, con un dibattito sul precariato giornalistico, moderato da Luigi Monfredi del Tg1
Alla presentazione hanno partecipato i dirigenti dell'Ufficio del Personale Rai, l'Associazione Stampa Romana, l'Usigrai, la Fnsi e, in rappresentanza del mondo politico, il sottosegretario per il Lavoro e la Previdenza sociale Rosa Rinaldi e il senatore Maurizio Sacconi. Da Silvia Garambois di Stampa Romana a Roberto Natale dell'Usigrai, sono stati tanti i ricordi della figura e dell'attivita' di Paola Angelici, caporedattore degli Esteri del Tg2 e fondatrice del sindacato Singrai, venuta a mancare nel 2002 proprio durante una conferenza all'Asr. Garambois ha sottolineato come Angelici sia stata la prima donna caporedattore in un tg Rai e il suo impegno nell'attivita' sindacale in favore dei precari. Natale ha parlato dei tanti incontri e scontri di una carriera di sindacalisti schierati su fronti spesso opposti, ''ma mai - ha aggiunto - registrando divergenze sul tema fondamentale del precariato''. Il dibattito si e' poi concentrato sul tema delle innovazioni legislative sui contratti a tempo determinato, prima fra tutti la legge Biagi, e sulla loro applicabilita' nel mondo dell'informazione. ''La Rai risolverebbe rapidamente il problema del precariato - ha detto Garambois - se scegliesse di utilizzare giornalisti in affitto, come permesso dal regolamento della legge Biagi. Ma questo costituirebbe un vulnus alla liberta' di informazione'' Garambois ha anche stigmatizzato l'atteggiamento della Federazione degli Editori che ''rifiuta perfino di confrontarsi sul tema degli sgravi contributivi alle aziende che fanno contratti giornalistici della durata di almeno un anno''. Dura verso la Fieg anche Rosa Rinaldi. Secondo il sottosegretario al Lavoro e' inammissibile che, in mancanza di un accordo sul nuovo Contratto Nazionale Giornalisti, la Fieg abbia rifiutato un incontro col Governo, propostosi mediatore. Secondo Rinaldi il precariato e' una forma di schiavitu' moderna e il governo nella prossima finanziaria si impegnera' per un superamento della legge Biagi. Provvedimento che invece e' stato difeso dal senatore di Forza Italia Maurizio Sacconi, secondo il quale la legge 30 non ha aggiunto molto alla realta' dei contratti a tempo determinato, limitandosi a regolare e garantire istituti che gia' esistevano. Nel corso del dibattito si e' anche parlato dell'accordo sul precariato all'interno della Rai, firmato l'anno scorso tra Rai e Usigrai. Come ha ricordato il capo dell'ufficio del personale Rai, Gianfranco Comanducci, l'accordo assicura la stabilizzazione di 100 giornalisti a tempo determinato entro il 2010 e da' garanzie di lavoro continuativo ad almeno altri 230 giornalisti. Un'intesa da rinnovare, secondo Comanducci, per un altro quinquennio. ''Nell'imminente incontro con il direttore generale della Rai Claudio Cappon previsto per martedi' prossimo - ha aggiunto il segretario Usigrai Roberto Natale - chiederemo l'anticipo del termine per le assunzioni previsto dall'accordo al 2009 e l'equiparazione economica dei precari ai giornalisti assunti a tempo indeterminato''. Per il Coordinamento Nazionale Precari ha preso infine la parola Cristina Prezioso, che ha fatto notare che i giornalisti professionisti a tempo determinato in Rai sono ben 350 e hanno difficolta' sia a costruire un percorso di crescita professionale coerente che ad organizzare la propria vita privata. Prezioso ha infine ribadito che un eventuale concorso che selezioni nuovi giornalisti in azienda potrebbe avvenire solo dopo l'assunzione di tutti gli attuali precari. (ANSA)