I partecipanti al Seminario Internazionale sull’Informazione italiana nel Mondo, svoltosi a Montreal, nel Centro Leonardo da Vinci, per iniziativa del Comites e del CGIE Canada, con la partecipazione dei Comites anche degli Usa (Washington, Miami, Houston) dei giornalisti e editori del quotidiano "Il Corriere Canadese" e dodici periodici italiani del Canada, del Segretario della Fnsi, Franco Siddi, e con interventi del Console di Montreal, di dirigenti dell'Istruzione, di politici canadesi, hanno approvato la presente risoluzione:
RISOLUZIONE
“L’informazione e’ un bene pubblico essenziale per la qualità della democrazia per la convivenza e la coesione sociale e di una comunità. A livello internazionale assume particolare valore la specificità dei media italiani all’estero quale ponte tra culture, identità e sviluppo economico nel mondo globalizzato. L’italianità in questo senso non può essere considerata un concetto astratto, ma una condizione che deve essere sostenuta e valorizzata in coerenza con i riconoscimenti sanciti dalla Costituzione. Destano pertanto profonda preoccupazione le conseguenze provocate dai tagli generalizzati ai finanziamenti all’editoria italiana nel mondo decisi poco più di un mese fa dal Governo e ratificati dalla maggioranza del Parlamento. Il seminario di Montreal esprime con chiarezza l’idea che questo debba essere il tempo delle regole, della trasparenza e dell’efficacia degli interventi pubblici, finalizzati a tutelare e valorizzare la ricca e plurale rete dell’informazione italiana all’estero come bene pubblico. E’ insostenibile la retroattività dei tagli sul 2009 che, intervenendo prima di qualsiasi nuovo quadro normativo, mettono in grande difficoltà e in alcuni casi compromettono la continuità di attività storiche editoriali che svolgono un ruolo incisivo verso la comunità italiana e nelle relazioni con le istituzioni civili ed economiche dei Paesi di ospitalità. La rete dell’informazione italiana nel mondo costituisce un bene ed un vantaggio per l’Italia e per il sistema Paese. Il seminario condivide le iniziative, sostenute anche dai due ordini del giorno bipartisan votati in Parlamento, finalizzate al recupero immediato delle risorse tagliate e chiede l’avvio contestuale di una riforma condivisa del settore”.