Il premio Boris Nemtsov quest'anno è stato assegnato a cinque persone rinchiuse in carcere in Russia per essersi schierate apertamente contro l'invasione dell'Ucraina. Lo riportano diversi media, tra cui Novaya Gazeta Europa.
I vincitori del premio sono la giornalista Maria Ponomarenko, condannata a sei anni per aver postato sui social media la notizia del terribile raid aereo sul teatro di Mariupol del marzo del 2022, nel quale si stima che siano state uccise centinaia di persone; Maxim Lypkan, un ragazzo di 18 anni arrestato dopo un'intervista a Radio Liberty e dopo aver chiesto alle autorità il permesso per una manifestazione contro la guerra; Nikita Tushkanov, un ex insegnante di storia condannato a cinque anni e cinque mesi di reclusione per i suoi post sul web e per aver definito «un regalo di compleanno» per Putin l'esplosione che in autunno ha danneggiato il ponte che collega la Russia alla Crimea; Mikhail Simonov, ex impiegato delle ferrovie russe, condannato a sette anni per delle pubblicazioni su internet in cui denunciava i bombardamenti su Kiev e sul teatro di Mariupol e la morte di «donne e bambini»; Vladimir Rumyantsev, condannato a tre anni per aver pubblicato su internet dei commenti contro l'invasione dell'Ucraina e accusato di aver diffuso informazioni sul conflitto dal suo appartamento usando un «radiotrasmettitore». (Ansa, 12 giugno 2023)