Il Comitato per la Protezione dei Giornalisti - organizzazione no-profit che si batte per la libertà di stampa nel mondo - si dice “seriamente preoccupato” per le iniziative giudiziarie contro il giornalista russo Vladimir Rakhmankov, che ha ironizzato sulla campagna del presidente Putin per l’incremento della popolazione.
Rakhmankov, vicedirettore del giornale indipendente online “Kursiv”, è stato convocato dal tribunale di Ivanovo, a nord di Mosca, per rispondere dell’accusa di “offesa al presidente”, in relazione al suo articolo “Putin, il simbolo fallico della Russia”. L’articolo si prendeva gioco del progetto presidenziale di innalzare attraverso un’ apposita legge l’indice di natalità. In base all’articolo 319 del codice penale russo, l’offesa a un’autorità pubblica può essere punita con 3-5 anni di lavori forzati. “Gli inquirenti non dovrebbero mai ricorrere al codice penale per evitare ai politici le critiche della stampa. La satira è un elemento essenziale e vitale del principio democratico”, ha dichiarato il responsabile del Comitato per la protezione dei Giornalisti, Joel Simon. (9Colonne)