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Appuntamenti 04 Giu 2012

Roma, mercoledì 6 giugno Conferenza stampa dell’Usigrai per rilanciare la mobilitazione ed eventuali iniziative di protesta

Appuntamento  mercoledì 6 giugno alle 10,30 presso l’hotel Nazionale, sala Cristallo, di piazza Montecitorio a Roma.

Appuntamento  mercoledì 6 giugno alle 10,30 presso l’hotel Nazionale, sala Cristallo, di piazza Montecitorio a Roma.

Situazione insostenibile. Troppe questioni attendono di essere affrontate e le soluzioni ai problemi vengono rinviate. L' Usigrai farà il punto sulle difficoltà dell'azienda per rilanciare la mobilitazione e le eventuali iniziative di protesta, mercoledì  6 giugno alle 10,30 presso l'hotel Nazionale, sala Cristallo,  di piazza Montecitorio a Roma, illustrando le moltiplicate autorevoli adesioni al manifesto in difesa del servizio pubblico.

Iniziativa: “Riprendiamoci la Rai”

MANIFESTO A DIFESA DEL SERVIZIO PUBBLICO RADIOTELEVISIVO
“L’informazione è come l’acqua, deve essere di tutti”

Vogliamo un servizio pubblico radiotelevisivo che:
garantisca il diritto fondamentale all’informazione e alla cultura, che persegua gli interessi dell’intera collettività, e non quelli di una parte;
parli di un’Italia vera, fatta di uomini e donne che ogni giorno si impegnano nella famiglia, nel lavoro, nella scuola;  che racconti i fatti senza enfatizzarli e non dia spazio alla morbosità di chi sta seduto a guardare;
creda nell’intelligenza del pubblico, nella sua capacità di riconoscere e premiare sempre la qualità di ciò che viene offerto;
abbia lo sguardo aperto sul mondo e una conoscenza approfondita dell’Italia delle regioni e delle città; che sappia cogliere e interpretare i segnali del cambiamento e farsi carico dei problemi della convivenza e dell’integrazione;
dia strumenti per comprendere e non abbia mai paura di mettere a confronto idee e valori; che favorisca il  dialogo tra le  generazioni;
sia fondato su una legge che nella scelta dei vertici dell’azienda dia più spazio alla società civile e impedisca le spartizioni dei partiti;
abbia giornalisti, autori, programmisti “con la schiena dritta”, che raccontino i fatti con parole proprie, mai sotto dettatura di altri, consapevoli di dover rendere conto a tutti, oltre che alla propria coscienza;
sappia sviluppare modelli editoriali originali e propri, senza inseguire le logiche della tv commerciale; sia laboratorio di sperimentazione e di innovazione nelle nuove e diverse forme di comunicazione.
Un servizio pubblico gestito senza sprechi, che possa contare su risorse certe e adeguate ai compiti che deve assolvere.

 

 

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