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Appuntamenti 24 Ott 2014

Roma, 24-25-26 ottobre a Roma gli Stati Generali dell'antimafia, organizzati da Libera

Nei giorni tra il 24-25-26 ottobre si svolgeranno a Roma gli Stati Generali dell'antimafia, organizzati da Libera. Un appuntamento cui hanno già aderito decine di associazioni e centinaia di persone, esperti, docenti universitari e, ovviamente, giornalisti.
Grazie all'Ordine del giornalisti, i nostri seminari, daranno ai partecipanti tra i 5 e gli 8 crediti formativi, ai
sensi della legge sulla Formazione Professionale.
Nell'ambito di Contromafie, una sessione seminariale sarà dedicata all'informazione, con tre incontri organizzati da Libera Informazione, come illustrato qui di seguito.
 
Giorno 25 ottobre, dalle 9.30 alle 17.30:
 
 - Il servizio pubblico, proposte per una riforma necessaria per la democrazia-
 Centro Congressi Frentani - Sala Caudini, Via dei Frentani n.4: 50 posti
 
 - Querele, diffamazioni e minacce, il quarto potere sotto tiro.
 Centro Congressi Frentani - Sala Taurini, Via dei Frentani n.4: 60 posti
 
 - La cultura e il sapere dalla finzione al reale nella battaglia per la legalità.
 Accademia di Danza, Largo Arrigo VII n.5: 99 posti
 
 
 Per un dovere d’informazione e democrazia
 Sabato 25 ottobre 2014
 
 
 I mass media fanno ancora fatica nel raccontare come andrebbe fatto il potere delle mafie e della corruzione.
Anche se non mancano inchieste serie e documentate, sembra ancora prevalere la voglia di scoop e così, nel silenzio, le organizzazioni mafiose e gli accordi di corruzione prosperano indisturbati.
Ecco perché è sempre attuale la riforma del servizio pubblico, ecco perché il “dovere d’informazione” non prevede condizionamenti di parte e conflitti d’interessi. L’area tematica dell’informazione ospiterà operatori della comunicazione che rischiano quotidianamente spesso nell’ombra e all’insaputa dell’opinione pubblica. Un particolare focus sarà riservato al servizio pubblico della RAI, in quanto espressione di quel “dovere di democrazia” che deve essere necessariamente regolamentato a tutela di tutti, per evitare conflitti d’interesse e posizioni d’abuso. Un approfondimento ulteriore sarà riservato al cinema e alla letteratura, al teatro civile e alla musica, come espressioni più autentiche di una cultura antimafiosa.
 
 Il servizio pubblico, proposte per una riforma necessaria alla democrazia
 La discussione sul Servizio pubblico radiotelevisivo è apparentemente modesta e sfuggente. In verità, sono state già fatte scelte da parte del Governo (vedi il taglio di 150 ml di Euro o il via libera alla parziale vendita
di Raiway) o sono in fieri. In particolare, si approssima la scadenza del rinnovo della Convenzione con lo Stato e l’Esecutivo sta per varare un decreto sul canone di abbonamento. Manca, però, qualsiasi dibattito pubblico sulle strategie. Come deve e può diventare il Servizio pubblico nell’era digitale e di fronte alle modifiche dei consumi culturali? Azienda “minore”o “maggiore”, ma dalla parte dei cittadini? Come sottrarre l’apparato al controllo di partiti e gruppi di potere? Per un’etica pubblica nelle comunicazioni. Un manifesto di principi per un bene comune.
 Tutor:
 Vincenzo Vita, giornalista, ex sottosegretario del Ministero delle comunicazioni
 Relatori:
 – Nicola D’Angelo, magistrato e docente di diritto delle telecomunicazioni
 – Vittorio Di Trapani, segretario UsigRai
 – Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21
 – Barbara Scaramucci, giornalista, ex dirigente Rai
 Interventi:
 – Elio Matarazzo, Università Roma Tre
 – Marco Mele, giornalista Il Sole 24ore
 – Natalia Lombardo, giornalista l’Unità
 – Renato Parascandolo, ex dirigente Rai Educational
 
 Querele, diffamazioni e minacce: il quarto potere sotto tiro
 L’informazione o è libera oppure non è informazione. Non ci sono vie di mezzo. Scoperchiare i luoghi oscuri che si vogliono tenere nascosti, significa fare denuncia, rottura, passi in avanti della cultura antimafiosa che, quando è vera, vuol dire esempio per i giovani, proposta di alternative vere e possibili in quelle zone oscure della conservazione del potere occulto dietro i quali si mascherano i boss mafiosi. Questo è il giornalismo che vogliamo e che pratichiamo: denuncia e disvelamento dei poteri occulti. Ma sia le mafie che i poteri “forti” di questo paese usano le minacce di querele milionarie per intimidire chi vuole disvelare i luoghi oscuri del potere, cercando di impedire all’origine le inchieste e le denunce giornalistiche. Mentre, d’altra parte, si usano le “macchine del fango” giornalistiche per colpire i cittadini onesti o chi si oppone alle violenze mafiose. Per questo chiediamo una nuova legge sulla diffamazione a mezzo stampa nel nostro paese: c’è una proposta già approvata dalla Camera ed in discussione al Senato. Non ci soddisfa ancora: attendiamo che siano onorati gli impegni presi e le ore di audizioni parlamentari, di convegni e di esame degli emendamenti nelle apposite commissioni, nelle quali il tema della difesa del giornalismo onesto, dei diritti dei cittadini ed la dissuasione delle querele temerarie è stato affrontato e discusso. E speriamo
che si arrivi all’approvazione di tutte le modifiche migliorative a quella legge sulla diffamazione nella quale vogliamo ed insistiamo perché siano introdotte vere deterrenze contro le querele temerarie che colpiscono i cronisti che vogliono fare denunce ed inchieste giornalistiche.
 Tutor:
 Santo Della Volpe, Libera Informazione
 Relatori:
 – Roberto Natale, giornalista, portavoce della Presidenza della Camera dei Deputati
 – Franco Siddi, giornalista e segretario Federazione Nazionale Stampa Italiana
 – Bruno Del Vecchio, avvocato Sportello Antiquerele temerarie
 – Rino Giacalone, giornalista
 – Graziella Di Mambro, giornalista “Latina Oggi”
 Interventi:
 – Giulio Vasaturo, avvocato Sportello Antiquerele temerarie
 – Valter Verini, Commissione giustizia Camera dei Deputati
 
 La cultura e il sapere, dalla finzione al reale nella battaglia per la legalità
 “Il cinema, l’arte, la musica…possono portare un contributo nella lotta alla criminalità, alla violenza, alla sopraffazione?”. La domanda fu posta durante una proiezione di Libero Cinema in Libera Terra, nella villa comunale di Corleone. Era il 2008 e da allora ne sono passate di storie. Oltre ai film, che si sono sempre occupati di raccontare la corruzione, il potere delle mafie, l’illegalità, le produzioni più recenti ci portano a guardare a nuove espressioni artistiche che incrociano sperimentazioni e nuovi linguaggi per raccontare l’illegalità: webseries, docufiction, cortometraggi. Si è moltiplicata la produzione letteraria, di inchiesta, di testimonianza, la produzione di storie a fumetti, le produzioni di teatro civile, di programmi televisivi che riflettono sulla contrapposizione tra mafia e cultura, il peggior nemico della mentalità mafiosa. Dopo gli Stati generali del 2009 le attività artistiche e culturali si sono moltiplicate spesso generando un corto
circuito tra le ambizioni, le premesse e i risultati attesi. Lo sviluppo degli aspetti audiovisivi, con ampliamento dello scenario al web, ha permesso in questi anni di incrementare la produzione di moltissime attività di carattere culturale e avremo l’occasione per fare un percorso attraverso le varie arti che hanno creato etica e bellezza.
 Tutor:
 Nello Ferrieri e Elisabetta Antognioni (Cinemovel)
 Relatori:
 – Christian Caliandro, storico dell’arte, economia della cultura
 Interventi:
 – Mara Filippi Morrione, Portavoce Premio Roberto Morrione
 – Federico Zaghis, editore Becco Giallo
 – Giulio Manfredonia, regista
 – Francesco Munzi, regista

DAL SITO DI LIBERA

Al via Giovedi' 23 ottobre con GiovaniContromafie, la terza edizione degli Stati Generali dell'Antimafia promossa da Libera  che si svolgeranno fino al 26 ottobre a Roma. Quattro giorni di impegno, di confronto e studio per fare il punto sulla lotta alle mafie e alla corruzione nei loro risvolti sociali, politici, economici e culturali: oltre 3000 partecipanti, sei aree tematiche, 30 gruppi di lavoro con il contributo di oltre 200 relatori tra educatori, operatori sociali, magistrati, docenti universitari, forze di polizia, giornalisti, donne e uomini di cultura, imprenditori, rappresentanti di associazioni e sindacati. Leggi tutto

 Il programma del 24 ottobre | Plenaria di apertura

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