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Fnsi 01 Lug 2009

Roberto Natale, presidente della Fnsi: "Se il Ddl Alfano sarà legge la categoria intensificherà le azioni di protesta, di disobbedienza civile fino alla Corte Costituzionale o alla Corte Europea"

 ''Se il testo del ddl intercettazioni diventera' legge noi giornalisti, Federazione nazionale della Stampa, l'Ordine e l'Unione cronisti, continueremo delle diverse forme di protesta, faremo un'azione di disobbedienza civile fino ad arrivare alla Corte Costituzionale o alla Corte Europea dei diritti umani e non per fare una battaglia corporativa ma per i cittadini che saranno privati della conoscenza di rilevanti inchieste a livello di quelle sul crack Parmalat e della clinica Santa Rita''.

 ''Se il testo del ddl intercettazioni diventera' legge noi giornalisti, Federazione nazionale della Stampa, l'Ordine e l'Unione cronisti, continueremo delle diverse forme di protesta, faremo un'azione di disobbedienza civile fino ad arrivare alla Corte Costituzionale o alla Corte Europea dei diritti umani e non per fare una battaglia corporativa ma per i cittadini che saranno privati della conoscenza di rilevanti inchieste a livello di quelle sul crack Parmalat e della clinica Santa Rita''.

   (ANSA) - ROMA, 1 LUG - Lo ha detto il presidente della Fnsi, Roberto Natale, a margine di un convegno a Roma dall'Anm sulle conseguenze sull'azione giudiziaria e sulla liberta' di stampa dell'eventuale approvazione del ddl intercettazioni.   ''Il testo - ha detto Natale - continuera' ad essere presentato come un mezzo per la tutela della riservatezza dei cittadini ma che in realta' ha l'effetto di privarli della conoscenza di fatti importanti. Non si tratta delle vicende di gossip ma di inchieste rilevanti come quelle gia' fatte ad esempio sul crack Parmalat. Lo diciamo da mesi ma non ci hanno ascoltato''. Per questo il presidente della Fnsi ha annunciato che il 14 luglio prossimo fara' la ''Giornata del silenzio'' del giornalismo con uno sciopero di tutto il settore.
   La giornalista Lucia Annunziata ha insistito sul fatto che ''la questione del Ddl intercettazioni e' politica. Non credo ci aiuti un'analisi tecnica, e' la battaglia finale tra il potere, la magistratura e il giornalismo. E' un provvedimento politico e
non credo ci siano ormai le condizioni politico-parlamentari affinche' questa battaglia si vinca''.   ''Questa battaglia e' gia' persa - ha aggiunto - ma ci sono
le condizioni per una riflessione dei magistrati e dei giornalisti per capire cosa si potra' fare di meglio affrontando i propri errori e cercando di risolverli''. (ANSA).

@fnsisocial

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