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Unione Europea 06 Ott 2009

Roberta Angelilli, vicepresidente del Parlamento Europeo declina l'invito al confronto con la Fnsi sulla libertà di stampa Siddi stupito e amareggiato: "Se le Istituzioni perdono la capacità d'ascolto rischiano di non essere più tali"

Roberta Angelilli, vice presidente del Parlamento Europeo, ha declinato l'invito all'incontro di giovedì quando la Giunta della Federazione nazionale della stampa incontrerà i vertici del Parlamento Europeo. Sorpresa e amarezza è il commento del Segretario generale della Fnsi che si augura che la parlamentare cambi idea

Roberta Angelilli, vice presidente del Parlamento Europeo, ha declinato l'invito all'incontro di giovedì quando la Giunta della Federazione nazionale della stampa incontrerà i vertici del Parlamento Europeo. Sorpresa e amarezza è il commento del Segretario generale della Fnsi che si augura che la parlamentare cambi idea

All'ordine del giorno - spiegava ieri il sindacato unitario - un confronto con le istituzioni sul diritto all'informazione e sulle problematiche che richiedono azioni perchè in Italia e in tutti i Paesi aderenti sia garantita la piena efficacia dell'articolo 11 della Carta fondamentale dei diritti dell'Unione. 
  "In qualità di Vice Presidente italiano del Parlamento Europeo - si legge in una lettera inviata dalla Angelilli al segretario Franco Siddi - non intendo in nessun modo avallare l'idea che la Nazione che mi onoro di rappresentare possa essere indirettamente definita come una democrazia a rischio, in quanto non rispettosa dei diritti fondamentali citati nella Sua lettera, quali la libertà di espressione, di stampa, di opinione o di parola".
  "Vorrei precisare che il dibattito che avrà luogo giovedì mattina - prosegue - non è un'iniziativa 'delle istituzioni europeè come da Lei indicato, ma una richiesta di dibattito proposta da un gruppo politico (ALDE). Soprattutto mi preme sottolineare che ritengo che in Italia non ci siano delle 'anomalie proprie e ben note' riguardanti la libertà
d'informazione che necessitino di un atto di accusa a livello europeo e che tale visione distorta offre un'immagine del nostro Paese a livello internazionale che non corrisponde alla realtà". (ANSA)

   “E’ motivo di sorpresa e di amarezza che una funzione istituzionale, come quella esercitata da uno dei Vice Presidenti del Parlamento Europeo, l’On.le Roberta Angelilli, ritenga di non dover sentire l’opinione dei cittadini. Se le Istituzioni non ascoltano o non sanno ascoltare i cittadini e rifiutano di sentire le loro istanze non si capisce più se siano ancora tali. La Fnsi ha formulato richiesta di incontro ai vertici del Parlamento Europeo e non in quanto esponenti di parte, per rappresentare situazioni e problemi specifici in relazione a compiti istituzionali cui essi assolvono. Ci siamo rivolti a loro con spirito di dialogo e di confronto, con proposte di merito incardinate sui principi costitutivi della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea. Prima che dichiarino una diserzione, a causa di un presunto atto contro l’Italia, dalle Istituzioni ci si aspetta sempre ascolto e verifica diretta. Se le Istituzioni perdono questa capacità di ascoltare i cittadini che, in questo caso, si esprimonoattraverso organizzazioni non partitiche ma rappresentative di interessi specifici e generali, si rischia di ingenerare sfiducia grande verso le Istituzioni stesse e ciò non può che amareggiare enormemente chi, come noi, crede nella loro funzione ed è abituato a rispettarle profondamente. Voglio sperare, quindi, che la Vice Presidente Angelilli sia incorsa in un equivoco alimentato da rumori distorti e altrimenti interessati, partigiani, questi sì di parte,nel sensodi pregiudiziali posizioni di schieramento. Auspico, perciò, che il Vice Presidente Angelilli, non il politico Angelilli,possa riconsiderare la sua decisione”.

@fnsisocial

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