CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Editoria 05 Mar 2010

Rinascita della Sinistra, il settimanale del Pdci sospende le pubblicazioni in seguito ai tagli dei fondi deciso dal governo La solidarietà dell'Assostampa Romana

Il CdA della cooperativa La Erre ha deciso la immediata sospensione temporanea delle pubblicazioni per il settimanale del Pdci La Rinascita della sinistra dopo il taglio dei fondi. Lo comunica l'onorevole Roberto Soffritti, presidente del CdA della cooperativa LaErre. ''La decisione del Ministro Tremonti di concedere i finanziamenti per i giornali di partito per il solo anno 2009 - spiega Soffritti - costituisce una precisa scelta di spazzare via, progressivamente, le testate minori e le voci scomode dal panorama dell'informazione.

Il CdA della cooperativa La Erre ha deciso la immediata sospensione temporanea delle pubblicazioni per il settimanale del Pdci La Rinascita della sinistra dopo il taglio dei fondi. Lo comunica l'onorevole Roberto Soffritti, presidente del CdA della cooperativa LaErre. ''La decisione del Ministro Tremonti di concedere i finanziamenti per i giornali di partito per il solo anno 2009 - spiega Soffritti - costituisce una precisa scelta di spazzare via, progressivamente, le testate minori e le voci scomode dal panorama dell'informazione.

 Per il settimanale del Pdci 'La Rinascita della sinistra' il fatto di non avere alcuna certezza finanziaria per l'anno in corso, il 2010, significa rischiare il disastro economico per una testata che ha alle spalle 11 anni di presenza nell'editoria politica del nostro Paese. La scelta sciagurata di fermare i contributi allo scorso anno, garantendo cioè solo quanto dovuto per evitare che la mannaia calassein contemporanea su troppi giornali, ci costringe a prendere provvedimenti drastici ma necessari''. ''La Rinascita aveva intrapreso, in accordo con le organizzazioni sindacali dei giornalisti e dei lavoratori, un cammino impegnativo di risanamento e di rilancio della testata. Il taglio brutale dei finanziamenti inserito in finanziaria nel dicembre scorso e sostanzialmente confermato per questo anno, ci impedisce di portare avanti il programma di rilancio che tutti insieme avevamo iniziato. Per questo motivo - sostiene ancora il presidente del Cda -, sentiti i sindacati dei giornalisti e dei lavoratori, il CdA della cooperativa La Erre ha decisola immediata sospensione temporaneadelle pubblicazioni non essendoci le condizioni minime per proseguire nell'attività editoriale. La cooperativa La Erre, confrontandosi con i sindacati di categoria, si impegna a garantire i diritti di tutti i lavoratori e cercherà di percorrere tutte le strade per una futura ripresa delle attività editoriali''. (ANSA) LA CRISI DI “RINASCITA DELLA SINISTRA” UNA VICENDA PARADIGMATICA CON PRECISE RESPONSABILITA’ POLITICHE E AZIENDALI

L’Associazione Stampa Romana è al fianco dei lavoratori, giornalisti e poligrafici, del periodico “La Rinascita della Sinistra” di cui il Cda della cooperativa LaErre editrice, ha decretato la “morte” per sospensione delle attività.

E’ una vicenda paradigmatica di come si possa sperperare un patrimonio di storia, professionalità e vite, ma anche di come vada profondamente rivisto il meccanismo di finanziamento pubblico, specie per le testate di partito e in cooperativa. La scure di Tremonti, che pure ha il suo peso nella vicenda, arriva a valle di una serie impressionante di errori gestionali, sprechi e disinvolte commistioni.

L’Asr, inoltre, respinge il tentativo dell’onorevole Roberto Soffritti, presidente del Cda, di coinvolgere il sindacato in scelte che appartengono unicamente al partito di Diliberto e ai dirigenti della cooperativa. Quel “sentiti i sindacati dei giornalisti e dei lavoratori” nel comunicato diffuso ieri da Soffritti, farebbe pensare a una cogestione della crisi che invece il sindacato ha soltanto subito.

C’è di più: l’Asr già all’inizio del 2009 chiese all’allora amministratore unico di intraprendere un percorso alla luce di una corretta applicazione della 416, ipotizzando l’applicazione di contratti di solidarietà difensivi che avrebbero conservato i posti di lavoro e permesso di risanare i conti.  Per ragioni che nessuno a avuto ancora la decenza di chiarire, fu scelto un percorso opaco, sfociato in una crisi improvvisa, con un accordo alla Regione Lazio che, non a caso, l’Asr si rifiutò di sottoscrivere.

Il sindacato territoriale chiede che da ora in poi le decisioni della dirigenza della cooperativa e del partito avvengano alla luce del sole, con un serio progetto di salvaguardia della testata e delle professionalità ad essa collegate.

@fnsisocial

Articoli correlati