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Associazioni 14 Mag 2015

Riforma Inpgi, intervengono le Assostampa: “L'Ordine si preoccupa ma continua a creare evasori previdenziali”

“Apprendiamo che l'Ordine nazionale chiede chiarezza sull'imminente manovra dell'Inpgi che riguarderà, tra l'altro, il calcolo delle pensioni future. Ordine nazionale che si dice anche ‘preoccupato’ per la situazione dell'Istituto di previdenza dei giornalisti”.

“Apprendiamo che l'Ordine nazionale chiede chiarezza sull'imminente manovra dell'Inpgi che riguarderà, tra l'altro, il calcolo delle pensioni future. Ordine nazionale che si dice anche ‘preoccupato’ per la situazione dell'Istituto di previdenza dei giornalisti”.

Inizia così il comunicato diffuso dalle Associazioni regionali di stampa di Veneto, Liguria, Puglia, Basilicata, Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige dopo l’approvazione a maggioranza da parte del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti di un ordine del giorno in tema di riforma dell’Inpgi.
“Stupisce però – prosegue la nota delle Assostampa - che di fronte a tanta preoccupazione e sollecito interessamento per le pensioni future, l'Ordine continui a ingrossare l'elenco dei pubblicisti con colleghi che non hanno mai aperto e non apriranno mai una posizione previdenziale”.
“Sono 50 mila gli iscritti all'Ordine che per l'Inpgi sono perfetti sconosciuti. Il che – rileva la nota - fa sospettare che la preoccupazione del Consiglio nazionale dell'Ordine non sia tanto per le pensioni future quanto per l'ipotesi, da più parti avanzata, di un contributo di solidarietà che potrebbe essere richiesto a quelle in essere. Contributo che invece noi riterremmo un atto di giustizia ed equità per un patto generazionale che non sia sempre e solo a senso unico”.
“E tanta preoccupazione mal si concilia – prosegue il comunicato - anche con la decisione  dell'Ordine, appena presa, di attenuare la revisione degli elenchi, prevista per legge, a causa della perdurante crisi economica, come se la crisi di settore possa essere il lasciapassare per chi non vive di giornalismo per continuare da una parte a falsare un mercato del lavoro che soffre per il sovradimensionamento voluto proprio dall'Ordine e dall'altra per continuare ad essere evasori Inpgi”.
“Ci auguriamo – concludono le Associazioni regionali di stampa - che gli Ordini regionali, molto più vicini alla categoria di quanto sia quello nazionale, proseguano semplicemente ad applicare la legge e fare corrette revisioni”.

GIORNALISTI: ODG, MASSIMA TRASPARENZA SU INPGI E SU PENSIONI
ARRIVARE A SOLUZIONI EFFICACI E CONDIVISE E NON CALATE DALL'ALTO
Massima trasparenza sulle recenti vicende che hanno riguardato i vertici dell'Inpgi e massima informazione sulle ipotesi finora solo ventilate di riforma dei criteri che stanno alla base del calcolo delle pensioni. Le chiede il Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti, riunito a Roma il 12, 13 e 14 maggio. L'Odg ha approvato a maggioranza il seguente ordine del giorno: "L'Inpgi, l'Istituto di Previdenza dei Giornalisti Italiani, versa in una situazione di grande difficoltà finanziaria e non solo, che preoccupa la categoria, e ha annunciato una imminente manovra di radicale riforma dei criteri che stanno alla base del calcolo delle pensioni. Il Consiglio nazionale dell'Ordine chiede massima trasparenza e informazione sulle recenti vicende che hanno riguardato i vertici dell'Istituto". Inoltre l'Ordine "chiede, inoltre, che i giornalisti, interessati in prima persona a questi cambiamenti, siano preventivamente informati sulle ipotesi finora solo ventilate, con la possibilità di arrivare a soluzioni efficaci e condivise e non calate dall'alto. Dà mandato al Presidente e all'Esecutivo affinché si sollecitino una informazione piena e il coinvolgimento completo della categoria su temi di così grande importanza per il futuro di tutti noi." (Ansa – Roma, 14 maggio 2015)

GIORNALISTI: 6 ASSOCIAZIONI REGIONALI, ODG CREA EVASORI PREVIDENZIALI
"50.000 ISCRITTI SONO PERFETTI SCONOSCIUTI PER L'INPGI" 
"Apprendiamo che l'Ordine nazionale chiede chiarezza sull'imminente manovra dell'Inpgi che riguarderà, tra l'altro, il calcolo delle pensioni future. Ordine nazionale che si dice anche 'preoccupato' per la situazione dell'Istituto di previdenza dei giornalisti". Lo affermano in una nota le Associazioni regionali di stampa di Veneto, Liguria, Puglia, Basilicata, Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige.
"Stupisce però - prosegue il comunicato - che di fronte a tanta preoccupazione e sollecito interessamento per le pensioni future, l'Ordine continui a ingrossare l'elenco dei pubblicisti con colleghi che non hanno mai aperto e non apriranno mai una posizione previdenziale. Sono 50 mila gli iscritti all'Ordine che per l'Inpgi sono perfetti sconosciuti. Il che fa sospettare che la preoccupazione del Consiglio nazionale dell'Ordine non sia tanto per le pensioni future quanto per l'ipotesi, da più parti avanzata, di un contributo di solidarietà che potrebbe essere richiesto a quelle in essere. Contributo che invece noi riterremmo un atto di giustizia ed equità per un patto generazionale che non sia sempre e solo a senso unico".
Secondo le sei Associazioni regionali di stampa, "tanta preoccupazione mal si concilia anche con la decisione dell'Ordine, appena presa, di attenuare la revisione degli elenchi - prevista per legge - a causa della perdurante crisi economica, come se la crisi di settore possa essere il lasciapassare per chi non vive di giornalismo per continuare da una parte a falsare un mercato del lavoro che soffre per il sovradimensionamento voluto proprio dall'Ordine e dall'altra per continuare ad essere evasori Inpgi".
"Ci auguriamo - conclude la nota - che gli Ordini regionali, molto più vicini alla categoria di quanto sia quello nazionale, proseguano semplicemente ad applicare la legge e fare corrette revisioni". (Ansa – Bolzano, 14 maggio 2015)

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