Riforma dell'editoria, La Fnsi a Levi e Cheli: "Sì allo statuto dell'impresa editoriale, no ai contributi a pioggia"

“La Segreteria della Fnsi ha incontrato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, on. Ricardo Franco Levi, ed il professor Enzo Cheli, che presiede la commissione di esperti istituita dal governo per la riforma della legge sull’editoria.

Al centro della riunione le posizioni che il sindacato dei giornalisti aveva illustrato nelle risposte al questionario promosso a dicembre dal Dipartimento per l’informazione e l’editoria. Lo statuto dell’impresa editoriale - hanno affermato i dirigenti della Fnsi - è da intendere come un positivo strumento per introdurre regole di trasparenza e correttezza nelle aziende editoriali; nulla a che vedere con le ipotesi di cogestione paventate dalla Fieg, che per il sindacato sono del tutto prive di interesse. La delegazione Fnsi ha indicato inoltre le linee attraverso le quali razionalizzare il sistema delle provvidenze pubbliche, evitando gli attuali interventi a pioggia; si tratta invece di sostenere la qualità e l’occupazione, con particolare riferimento alle iniziative di più elevato contenuto sociale, di incentivare l’innovazione tecnologica, di premiare chi rispetta leggi e contratti di lavoro. Il sindacato ha espresso l’auspicio che anche dal confronto in atto sulla riforma dell’editoria possa venire un impulso a far partire finalmente la trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro, scaduto da oltre due anni. Le aziende devono poter contare su un quadro di regole certe che valorizzino la funzione sociale dell’informazione, così come i giornalisti devono poter contare su un contratto che è diritto irrinunciabile di ogni lavoratore”.