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Unione Europea 03 Giu 2010

Ricapitalizzazione a Le Monde. Il direttore: "Si chiude un capitolo della nostra storia". La società dei redattori perde il controllo maggioritario. Tra gli interessati anche il Gruppo Espresso che sta valutando un dossier

"Un capitolo della storia di Le Monde si chiude". Così il direttore del quotidiano francese,Eric Fottorino, nell'editoriale di oggi, ha annunciato ai suoi lettori, con toni rassicuranti, il processo in atto di ricapitalizzazione del gruppo. In Francia il tema è all'ordine del giorno per i timori sull'indipendenza del giornale - controllo della gestione e della linea editoriale - che dal 1951 è nella mani della redazione. Tra gli interessati c'è anche il Gruppo Espresso al quale è stato offerto il dossier.

"Un capitolo della storia di Le Monde si chiude". Così il direttore del quotidiano francese,
Eric Fottorino, nell'editoriale di oggi, ha annunciato ai suoi lettori, con toni rassicuranti, il processo in atto di ricapitalizzazione del gruppo. In Francia il tema è all'ordine del giorno per i timori sull'indipendenza del giornale - controllo della gestione e della linea editoriale - che dal 1951 è nella mani della redazione. Tra gli interessati c'è anche il Gruppo Espresso al quale è stato offerto il dossier.

"Domani - spiega Fottorino - indipendentemente dal candidato che verrà  scelto, la Società dei redattori di Le Monde perderà questo controllo maggioritario a vantaggio del nuovo arrivato". Le sorti del giornale si decideranno il prossimo 14 giugno. Ad oggi, tra i possibili interessati che potrebbero presentare la propria candidatura agli azionisti di Le Monde, solo il trio d'investitori francesi formato dall'uomo d'affari Pierre Bergè (compagno del defunto stilista Yves Saint Laurent), dal fondatore del provider Free, Xavier Niel, e dal
finanziere Matthieu Pigasse, ha presentato un'offerta concreta: un prestito "compreso tra 80 e 100 milioni di euro" e un progetto industriale di "riorganizzazione capitalistica" su
cinque anni. Ha invece rinunciato il gruppo francese Le Nouvel Observateur. Tra gli altri interessati ci sono il Gruppo Espresso che "è stato contattato da Le Monde - spiega il
portavoce - che ha messo a disposizione il dossier. Ora il gruppo lo sta valutando, dopodiché deciderà". Interessati anche il gruppo di stampa svizzero Ringier (editore tra l'altro del quotidiano di Ginevra e Le Temps) e il gruppo spagnolo Prisa (editore del quotidiano El Pais).   Il nuovo partner che prenderà la maggioranza del capitale del gruppo dovrà rispettare alcuni criteri, osserva Fottorino. In particolare, la linea editoriale del giornale - "non interverrà sui contenuti" -  e dovrà assicurare a livello economico di "avere i fondi necessari per la ricapitalizzazione e di avere altre finanze che permettano, oltre al risanamento del suo bilancio, di accompagnare lo sviluppo necessario di Le Monde". "Siamo fiduciosi nell'esito di questa operazione - conclude Fottorino - che permetterà a Le Monde di prospettare nuovi orizzonti nel rispetto dei suoi valori fondanti e con un'ambizione solida per inventarne l'avvenire".   La ricapitalizzazione, "indispensabile per rafforzare i fondi propri del gruppo", secondo il Consiglio di sorveglianza, avrà come conseguenza "la diluizione degli azionisti storici (tra cui i giornalisti, ndr.) che diventerebbero minoritari".   Oggi il gruppo è controllato al 60% dalla holding Le Monde
partenaires et associes (Lmpa), e da azionisti esterni come il gruppo Lagardere (17,2%), Prisa (15%) La Stampa (3%) e Le Nouvel Observateur (1,8%).   Il gruppo ha debiti per 100 milioni di euro e entro il 2011 deve restituire un prestito di 25 milioni di euro concesso dalla banca Bnp-Paribas. Infine deve onorare entro il 2012 e il 2014, 69 milioni di euro di Ora (obbligazioni rimborsabili in azioni). Senza ricapitalizzazione il gruppo rischia l'amministrazione controllata.(ANSA)

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