Sgomento fra le diverse centinaia di giornalisti di Ria Novosti per il decreto per la riorganizzazione dei media di stato pubblicato questa mattina sul sito del Cremlino che prevede la liquidazione. Nessuno di loro aveva alcuna idea di quello che sarebbe accaduto prima di stamattina, nessuno, dopo aver attentamente letto il testo del decreto, sa cosa accadrà nel prossimo futuro ai loro contratti, quando il trasferimento degli asset dell'agenzia alla nuova struttura Rossiya Segodnya sarà completato, come spiegano al telefono all'Adnkronos dalla redazione di Mosca.
Dalla redazione di Moscow News, uno dei siti della galassia del gruppo, precisano che ''per il momento lavoriamo come al solito. Entro l'8 marzo - o prima- potremmo annunciare cambiamenti''.
Per questo, dopo aver battuto il lancio della sua liquidazione in cui si parla ''dell'ultimo di una serie di cambiamenti nel panorama dell'informazione che sembrano indicare il rafforzamento del controllo dello stato nel settore dei media già pesantemente regolato'', l'agenzia non ha ancora diffuso un commento. Lavorano per il gruppo Ria Novosti -come evidenzia un'infografica pubblicata sul sito- 2.300 persone: fra loro, 850 giornalisti del 'desk' a cui si aggiungono 120 giornalisti a Mosca, 130 corrispondenti in altre città della Russia e 180 all'estero (di cui 74 nei paesi dell'ex Urss) e 230 fotoreporter. (MOSCA, 9 DICEMBRE - ADNKRONOS)