Nel 2014 fatturato (-2%), domanda interna (-2.16%) e vendite interne (-4.2%) nel settore della Filiera della carta hanno toccato "un nuovo minimo dal 2000", ma con un'involuzione "decisamente attenuata rispetto agli anni precedenti" che lascia "sperare in una ripresa nel 2015". E' il quadro che emerge dall'incontro annuale della Filiera.
Ad
analizzare la situazione del mercato è la relazione annuale della Filiera della
carta, editoria, stampa e trasformazione, stilata dal professor Alessandro Nova
dell'università Bocconi. In particolare, la dinamica del fatturato della Filiera
rispetto al 2013 (-2%) "risulta leggermente peggiore rispetto a quella
dell'industria italiana, confermando una tendenza, ormai di lungo periodo, ad uno
sviluppo rallentato dei settori cartario, grafico e cartotecnico";
"nel corso del 2014 si è assistito, inoltre, ad una maggiore
omogeneizzazione nei tassi di crescita dei diversi comparti";
"l'evoluzione del rapporto export su fatturato tra il 2009 e il 2014
continua ad evidenziare una crescente apertura della Filiera alla componente internazionale
del mercato"; "un aspetto meno favorevole è invece rappresentato
dalla contemporanea crescita del rapporto di import penetration, favorito da
una, seppur lieve, riduzione del consumo interno, in presenza di un ritorno
alla crescita delle importazioni (5,5 milioni di Euro, +4,5%) che però restano
al di sotto dei valori pre-crisi e di quello registrato nel 2011". "Si
conferma nuovamente - sottolinea Nova - il peso preponderante della componente
nazionale sul mercato totale della Filiera e, quindi, un più forte impatto
della dinamica negativa dei consumi interni sui livelli di fatturato" ed
emerge "la dinamica decrescente del rapporto tra acquisti di libri e giornali
e consumi finali delle famiglie, a conferma di una riduzione ulteriore della
già scarsa propensione degli italiani alla fruizione di prodotti culturali",
sicuramente accentuata dalla "generalizzata riduzione dei consumi, che ha
visto sacrificare i beni non necessari rispetto a quelli primari". (ROMA,
26 FEBBRAIO - ANSA)
EDITORIA: FILIERA CARTA, PESANO CRISI CONSUMI E PUBBLICITÀ
Il calo della spesa delle famiglie, la compressione del numero dei lettori, la
crisi del mercato pubblicitario, la concorrenza dei media elettronici: queste
le voci che 'compongono' il difficile andamento del settore 'Stampa e grafica'
nell'ambito della Filiera della carta. Il comparto - spiega il professor Alessandro
Nova della Bocconi nella relazione all'incontro annuale della Filiera della carta,
editoria, stampa e trasformazione - continua a risentire della compressa
propensione alla spesa delle famiglie (quasi -8% tra il 2007 e il 2014), che
causa una riduzione di acquisti di prodotti culturali (libri e giornali),
stimabile in circa il 30% tra il 2007 ed il 2014, e della continua compressione
del numero dei lettori. Tra il 2013 e il 2014, in particolare, la percentuale
della popolazione italiana che legge libri è scesa dal 43 al 41,4% (fonte Aie);
nel 2013 la percentuale di popolazione di lettori abituali di quotidiani è
stata del 39,7%, a fronte del 42,7% nel 2012 e per i periodici la quota è stata
pari al 54,7% contro il 60,7% del 2012 (fonte Audipress).
A pesare è ancora la prosecuzione della caduta
dei mercati di riferimento, come quello della pubblicità su stampa, sceso di un
ulteriore 8,5% nel 2014 dopo il -21,2% del 2013 (-41% nell'ultimo triennio);
della crescente diffusione dei "media" elettronici; della concorrenza
proveniente dai paesi emergenti (Cina, India, ecc.). (ROMA, 26 FEBBRAIO - ANSA)
EDITORIA: FILIERA CARTA, SETTORE DA 716 MILA ADDETTI
BILANCIA COMMERCIALE SALITA DA 2,6 A 4 MLN NEL PERIODO 2005-2014
Un'occupazione diretta di circa 206.000 addetti nel 2014,
pari al 4,8% dell'occupazione manifatturiera complessiva (quota rilevante, ma
in con una tendenza decrescente nel corso degli ultimi anni); un'occupazione diretta "indotta"
nei settori a valle di circa 510.000 unità, per un numero complessivo di
addetti diretti e indiretti pari a 716.000 unità. E' il 'peso' della Filiera
della carta, editoria, stampa e trasformazione nel sistema industriale italiano.
L'attività produttiva - spiega il
professor Alessandro Nova dell'università Bocconi nella relazione all'incontro
annuale della Filiera - nel periodo 2009-2014 ha risentito pesantemente degli
effetti della crisi economica, cui si è aggiunto, per alcuni comparti, un
processo più profondo e strutturale di compressione degli spazi di mercato,
originando numerosi casi di crisi aziendali. I rapporti di export/fatturato
(30,7%) e di import penetration (20,5%) nel 2014 si sono relativamente ridotti
in valore assoluto (ma sono costantemente crescenti), considerato il modesto
grado di apertura internazionale della Filiera, soprattutto nei suoi segmenti a
valle. Da rilevare, ancora la "costante crescita nella componente di
apertura all'export", che "conferma la tenuta della competitività del
tessuto produttivo nazionale anche in un contesto di crescente inasprimento
della concorrenza internazionale". E ancora il "saldo positivo e
costantemente crescente della bilancia commerciale, passato da 2,6 a 4 miliardi
di euro nel periodo 2005-2014, ottenuto dalla continua crescita dell'export
della Filiera, anche in presenza della ripresa dell'import". (ROMA, 26 FEBBRAIO
- ANSA)