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Editoria 26 Feb 2015

Relazione annuale settore Filiera carta. Il fatturato va giù ma segni di ripresa

Nel 2014 fatturato (-2%), domanda interna (-2.16%) e vendite interne (-4.2%) nel settore della Filiera della carta hanno toccato "un nuovo minimo dal 2000", ma con un'involuzione "decisamente attenuata rispetto agli anni precedenti" che lascia "sperare in una ripresa nel 2015". E' il quadro che emerge dall'incontro annuale della Filiera.

Nel 2014 fatturato (-2%), domanda interna (-2.16%) e vendite interne (-4.2%) nel settore della Filiera della carta hanno toccato "un nuovo minimo dal 2000", ma con un'involuzione "decisamente attenuata rispetto agli anni precedenti" che lascia "sperare in una ripresa nel 2015". E' il quadro che emerge dall'incontro annuale della Filiera.

Ad analizzare la situazione del mercato è la relazione annuale della Filiera della carta, editoria, stampa e trasformazione, stilata dal professor Alessandro Nova dell'università Bocconi. In particolare, la dinamica del fatturato della Filiera rispetto al 2013 (-2%) "risulta leggermente peggiore rispetto a quella dell'industria italiana, confermando una tendenza, ormai di lungo periodo, ad uno sviluppo rallentato dei settori cartario, grafico e cartotecnico"; "nel corso del 2014 si è assistito, inoltre, ad una maggiore omogeneizzazione nei tassi di crescita dei diversi comparti"; "l'evoluzione del rapporto export su fatturato tra il 2009 e il 2014 continua ad evidenziare una crescente apertura della Filiera alla componente internazionale del mercato"; "un aspetto meno favorevole è invece rappresentato dalla contemporanea crescita del rapporto di import penetration, favorito da una, seppur lieve, riduzione del consumo interno, in presenza di un ritorno alla crescita delle importazioni (5,5 milioni di Euro, +4,5%) che però restano al di sotto dei valori pre-crisi e di quello registrato nel 2011". "Si conferma nuovamente - sottolinea Nova - il peso preponderante della componente nazionale sul mercato totale della Filiera e, quindi, un più forte impatto della dinamica negativa dei consumi interni sui livelli di fatturato" ed emerge "la dinamica decrescente del rapporto tra acquisti di libri e giornali e consumi finali delle famiglie, a conferma di una riduzione ulteriore della già scarsa propensione degli italiani alla fruizione di prodotti culturali", sicuramente accentuata dalla "generalizzata riduzione dei consumi, che ha visto sacrificare i beni non necessari rispetto a quelli primari". (ROMA, 26 FEBBRAIO - ANSA)  

EDITORIA: FILIERA CARTA, PESANO CRISI CONSUMI E PUBBLICITÀ
Il calo della spesa delle famiglie, la compressione del numero dei lettori, la crisi del mercato pubblicitario, la concorrenza dei media elettronici: queste le voci che 'compongono' il difficile andamento del settore 'Stampa e grafica' nell'ambito della Filiera della carta.    Il comparto - spiega il professor Alessandro Nova della Bocconi nella relazione all'incontro annuale della Filiera della carta, editoria, stampa e trasformazione - continua a risentire della compressa propensione alla spesa delle famiglie (quasi -8% tra il 2007 e il 2014), che causa una riduzione di acquisti di prodotti culturali (libri e giornali), stimabile in circa il 30% tra il 2007 ed il 2014, e della continua compressione del numero dei lettori. Tra il 2013 e il 2014, in particolare, la percentuale della popolazione italiana che legge libri è scesa dal 43 al 41,4% (fonte Aie); nel 2013 la percentuale di popolazione di lettori abituali di quotidiani è stata del 39,7%, a fronte del 42,7% nel 2012 e per i periodici la quota è stata pari al 54,7% contro il 60,7% del 2012 (fonte Audipress).
A pesare è ancora la prosecuzione della caduta dei mercati di riferimento, come quello della pubblicità su stampa, sceso di un ulteriore 8,5% nel 2014 dopo il -21,2% del 2013 (-41% nell'ultimo triennio); della crescente diffusione dei "media" elettronici; della concorrenza proveniente dai paesi emergenti (Cina, India, ecc.).  (ROMA, 26 FEBBRAIO - ANSA)

EDITORIA: FILIERA CARTA, SETTORE DA 716 MILA ADDETTI
BILANCIA COMMERCIALE SALITA DA 2,6 A 4 MLN NEL PERIODO 2005-2014
Un'occupazione diretta di circa 206.000 addetti nel 2014, pari al 4,8% dell'occupazione manifatturiera complessiva (quota rilevante, ma in con una tendenza decrescente nel corso degli ultimi anni);  un'occupazione diretta "indotta" nei settori a valle di circa 510.000 unità, per un numero complessivo di addetti diretti e indiretti pari a 716.000 unità. E' il 'peso' della Filiera della carta, editoria, stampa e trasformazione nel sistema industriale italiano.
L'attività produttiva - spiega il professor Alessandro Nova dell'università Bocconi nella relazione all'incontro annuale della Filiera - nel periodo 2009-2014 ha risentito pesantemente degli effetti della crisi economica, cui si è aggiunto, per alcuni comparti, un processo più profondo e strutturale di compressione degli spazi di mercato, originando numerosi casi di crisi aziendali. I rapporti di export/fatturato (30,7%) e di import penetration (20,5%) nel 2014 si sono relativamente ridotti in valore assoluto (ma sono costantemente crescenti), considerato il modesto grado di apertura internazionale della Filiera, soprattutto nei suoi segmenti a valle. Da rilevare, ancora la "costante crescita nella componente di apertura all'export", che "conferma la tenuta della competitività del tessuto produttivo nazionale anche in un contesto di crescente inasprimento della concorrenza internazionale". E ancora il "saldo positivo e costantemente crescente della bilancia commerciale, passato da 2,6 a 4 miliardi di euro nel periodo 2005-2014, ottenuto dalla continua crescita dell'export della Filiera, anche in presenza della ripresa dell'import". (ROMA, 26 FEBBRAIO - ANSA)

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