L'utile netto del bilancio 2004 di Rai spa e' di 113 milioni di euro: si tratta del piu' alto della storia della Rai, oltre quattro volte in piu' rispetto a quello dello scorso anno.
L'utile netto del bilancio 2004 di Rai spa e' di 113 milioni di euro: si tratta del piu' alto della storia della Rai, oltre quattro volte in piu' rispetto a quello dello scorso anno. Il bilancio e' stato approvato dal cda tuttora in corso. (ANSA). 'La tendenza positiva dell'andamento dei conti del bilancio 2004 continua nei primi mesi 2005 nonostante l'impegno straordinario determinato dalla emergenza legata alla malattia e morte del Papa. La mobilitazione dell'azienda per questo avvenimento ha infatti comportato maggiori costi e minori ricavi che dovremo recuperare, ma sostanzialmente siamo in linea con il budget'. Lo ha detto il direttore generale della Rai Flavio Cattaneo parlando con i giornalisti a margine della conferenza stampa sui dati di bilancio 2004. E rispetto all'impatto della contabilita' separata sul bilancio 2005 Cattaneo ha spiegato: 'noi inizieremo ad applicarla a settembre con la prima semestrale. Dai primi dati emerge che una parte del servizio pubblico viene finanziata dalla raccolta pubblicitaria, un problema che si porra' anche nella ridefinizione del contratto di servizio. Per il resto non ci sono particolari problemi'. (AGI) 'I numeri non sono opinioni. Il bilancio del 2004 approvato dal Cda della Rai la prova provata che questo vertice ha lavorato bene in questi due anni. La sinistra ne prenda atto, la smetta una buona volta di raccontare la barzelletta secondo cui questo Cda avrebbe affossato la Rai e renda onore al merito di questo vertice'': lo dice il senatore Michele Bonatesta, componente della direzione nazionale di AN e membro della commissione di Vigilanza sulla Rai. ''I fatti - sottolinea Bonatesta - parlano da soli: uno storico bilancio in attivo per 113 milioni di euro; un significativo aumento dei ricavi e del cash flow operativo; un ottimo andamento della raccolta pubblicitaria che ha segnato un incremento di ben il 12%; il management che, nel rispetto delle indicazioni della legge 112/04, ha fatto tutto il necessario per accompagnare l'azienda alla quotazione in Borsa; il digitale che, focalizzato sull'attivit di servizio pubblico e grazie alle convenzioni con la pubblica amministrazione, si sta dimostrando un'importante opportunit di mercato. Insomma - rimarca l'esponente di An - questi consiglieri d'amministrazione, e in particolare Veneziani, sono promossi a pieni voti e si sono guadagnati sul campo, sempre che siano disponibili, la riconferma nel nuovo Cda a nove membri. Un Cda - aggiunge il senatore - che verr al momento opportuno: nell'attesa questo vertice gestirà giustamente l'ordinaria amministrazione. Quanto ai tempi di convocazione dell'assemblea degli azionisti -conclude Bonatesta - qualche giorno in più rispetto al termine del 30 aprile indicato nella risoluzione approvata dalla commissione di Vigilanza, non ci sembra proprio che possa essere considerato un atto grave contro il Parlamento''. (ANSA).