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Fnsi 22 Apr 2004

Rai, Natale (Usigrai): "Procedimento disciplinare nei confronti di Loris Mazzetti.Tornano le regole a giorni alterni care a Cattaneo"

Rai, Natale (Usigrai): "Procedimento disciplinare nei confronti di Loris Mazzetti.Tornano le regole a giorni alterni care a Cattaneo"

Rai, Natale (Usigrai): "Procedimento disciplinare nei confronti di Loris Mazzetti.Tornano le regole a giorni alterni care a Cattaneo"

«Non passa giorno senza che questa Rai non dimostri di voler applicare le regole interne in modo pesantemente discrezionale": lo dice Roberto Natale, segretario Usigrai, segnalando che «è stata notificata a Loris Mazzetti, dirigente Rai, l'apertura di un procedimento disciplinare a suo carico per un articolo pubblicato su 'L'Unita» di lunedì scorso a commento della puntata di Porta a Porta durante la quale è stata data la notizia dell'uccisione di Fabrizio Quattrocchi. La Rai, spiega Natale, gli contesta «la violazione della normativa aziendale in tema di rapporti con la stampa» e l'aver «preso posizione nei confronti della linea aziendale ed in particolare del programma Porta a Porta e del suo conduttore in merito alle recenti vicende dei sequestrati italiani in Iraq e, più in generale, alla guerra», con ciò procurando «una grave lesione dell'immagine e degli interessi aziendali». «Un mese fa - ricorda Natale - , sul 'Venerdi» di 'Repubblicà, un giornalista del Giornale Radio Rai aveva espresso in un'intervista giudizi assai pesanti sulla gran parte dei suoi colleghi e aveva accreditato l'immagine di una redazione composta da giornalisti lottizzati e professionalmente modesti. I solerti dirigenti della Rai, in quel caso, erano rimasti immobili: non era successo nulla. Sia ben chiaro: il sindacato dei giornalisti non ama per nulla questa deriva disciplinare della Rai e non chiede certo provvedimenti in più rispetto a quelli in corso. Ma non è proprio tollerabile questa clamorosa disparità di trattamenti, questa applicazione delle regole a seconda delle simpatie». «Il rigore a giorni alterni, caro a questa dirigenza - conclude Natale -, dimostra che la tutela dell'immagine aziendale non c'entra affatto. C'entrano invece piccole dimostrazioni di arroganza e di asservimento politico». (ANSA).

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