«Gli attacchi quotidiani nei confronti della Rai servizio pubblico hanno ormai raggiunto il limite». È quanto si legge in un documento approvato all'unanimità dall'assemblea dei Comitati di redazione e dei fiduciari della Rai, riunita online nel rispetto delle normative anti-Covid. «Non è in discussione il sacrosanto diritto di critica, che spesso abbiamo rivendicato prima di tutto noi come sindacato per richiamare l'azienda ai doveri derivanti dal Contratto di servizio. Ma sempre più spesso – si sottolinea inoltre – assistiamo a notizie destituite di fondamento che assumono la forma di veline senza alcuna indicazione della fonte e basate su generici "si dice". O, peggio, si cerca di travisare la realtà nascondendosi dietro il diritto di satira».
Per l'assemblea dei Cdr e dei fiduciari, «sembra sempre più evidente che l'obiettivo da parte di qualcuno sia delegittimare il servizio pubblico, per poterlo ridimensionare, a tutto vantaggio dei privati. In questo quadro, troviamo intollerabile che la Rai non reagisca con immediatezza e con durezza agli attacchi strumentali. La politica del silenzio fin qui adottata fa venir meno la doverosa tutela dell'onorabilità delle colleghe e dei colleghi attaccati, e più in generale dell'azienda».