Rai, il presidente Annunziata lascia la sede di viale Mazzini: "Sono stata minacciata da Cattaneo"
Replica il direttore generale: "Nessuna minaccia, ma una reazione alle continue provocazioni"
Natale (Usigrai) e Serventi
solidali con la Presidente
Il segretario Fnsi: "Cattaneo è un lacchè del premier"
''Caro Direttore, sono le ore 14,12 e prendo atto della tua telefonata, che è durata un minuto e nella quale, a proposito della mia lettera odierna sulla vicenda Bonolis-Bilancia mi hai detto 'tu non mi hai ancora visto incaz..', 'ti faccio vedere i sorci verdi' e 'ti caccio a calci in ...', prima di sbattermi il telefono in faccia''. Lo scrive Lucia Annunziata a Cattaneo, in una lettera che conclude annunciando che sta lasciando viale Mazzini. La telefonata finita male tra presidente e direttore generale Rai, e la seguente lettera di Annunziata a Cattaneo, avevano come argomento la vicenda Bonolis-Bilancia, ma sono l'ultimo atto di uno scontro di piu' lunga durata. E' Annunziata a farvi cenno nella sua breve missiva, dando notizia di un altro carteggio sulla vicenda dell'inviato di Porta a Porta in Iraq: ''Ti ricordo -prosegue la lettera del presidente al direttore generale- che pochi giorni fa ho ricevuto da Vespa a seguito delle mie posizioni sul suo programma due missive con frasi minacciose, che ti ho girato. Credo che il mio lavoro di Presidente di Garanzia si fermi al di qua dall'essere minacciata. Per cui informo te e il Consiglio che lascio l'edificio e farò ritorno solo se e quando qualche Autorità di questo paese avrà la bontà di farmi capire per quali ragioni io devo sopportare tutto questo''. Nessuna minaccia, piuttosto una reazione alle ''continue provocazioni'' e all'ennesima offesa su come gestisco l'azienda: e' la sostanza della lettera di risposta di Flavio Cattaneo a Lucia Annunziata. Cattaneo si dice pronto ''ad un chiarimento, alla presenza del CDA e del Collegio Sindacale, sui comportamenti che dobbiamo tenere, almeno pubblicamente, discutendo anche fino a che grado devo sopportare critiche al di fuori delle sedi competenti''. ''Cara Presidente, non ti ho mai minacciato, Ti ho solo telefonato arrabbiato, perche' ogni volta mi parli attraverso lettere pubbliche e sono scattato, al di la' delle mie intenzioni, perché dopo un anno di continue provocazioni mi hai nuovamente offeso, affermando che io 'non sono in grado di gestire questa azienda' e faccio finire sempre le cose a 'tarallucci e vino'''. ''Sono pronto ad un chiarimento - aggiunge Cattaneo - alla presenza del Cda e del Collegio Sindacale, sui comportamenti che dobbiamo tenere, almeno pubblicamente, discutendo anche fino a che grado devo sopportare critiche al di fuori delle sedi competenti che hanno il solo scopo di avere pagine di giornale che danno una brutta immagine della Rai, diversa dalla realta', come i dati economici confermano''. (ANSA) ''Pienissima solidarieta''' alla presidente Rai, arriva per voce del segretario dell'Usigrai, Roberto Natale e anche da parte dei giornalisti Rai. 'Gli insulti - ha detto Roberto Natale - con i quali il direttore generale si e' rivolto alla presidente Rai sono la dimostrazione che Flavio Cattaneo e' alle prese con problemi che non riesce a governare. La gravissima vicenda di Domenica In ha proseguito - mette in evidenza che il direttore generale è ossessionato da problemi di controllo politico, ma si distrae su tutto il resto. Non e' con gli insulti che si possono risolvere le questioni poste ancora stamattina dalla presidente Annunziata e insieme a lei da tantissime voci della societa' civile e dalla politica''. (ANSA). Solidarieta' alla presidente della Rai Lucia Annunziata e' stata espressa dal segretario della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, a margine del convegno 'Radio Rai alza il volume'. ''La situazione e' incredibile chi sta depotenziando quotidianamente il servizio pubblico si permette di insultare la presidente della Rai'' ha detto Serventi Longhi, definendo Cattaneo ''lacche' del premier e della maggioranza'' e facendo richiamo, per contro, ''alla storia ed alla professionalita' di Lucia Annunziata''. ''Auspico -ha detto il segretario Fnsi- che, come chiesto dalla presidente, intervenga un'autorita', e in particolare il presidente della commissione di Vigilanza Rai''. ''Il servizio pubblico si trova nella situazione piu' grave della sua storia'' ha concluso. (ANSA)