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Fnsi 26 Set 2003

Rai: cambio alla guida del Tgr dell'Emilia-Romagna. Preoccupazione dei sindacati. Errani: "Uno schiaffo istituzionale".Gentiloni: "Nomine contro il pluralismo". La direzione della Tgr: "Solo un normale avvicendamento"

Rai: cambio alla guida del Tgr dell'Emilia-Romagna. Preoccupazione dei sindacati. Errani: "Uno schiaffo istituzionale".Gentiloni: "Nomine contro il pluralismo". La direzione della Tgr: "Solo un normale avvicendamento"

Rai: cambio alla guida del Tgr dell'Emilia-Romagna. Preoccupazione dei sindacati. Errani: "Uno schiaffo istituzionale".Gentiloni: "Nomine contro il pluralismo". La direzione della Tgr: "Solo un normale avvicendamento"

Il Tgr dell'Emilia-Romagna ha dato notizia del cambio della guardia alla guida della redazione regionale della Rai. Andrea Basagni ha preso il posto del caporedattore Giorgio Tonelli. Dell'avvicendamento si parlava da giorni e proprio davanti alla sede della Rai c'è stato, nel tardo pomeriggio, un sit in di protesta promosso dai partiti di centrosinistra assieme a Idv e Prc e dai sindacati. (ANSA). Segnali di «preoccupazionè da parte delle rappresentanze sindacali sulla vicenda della redazione Rai di Bologna.I lavoratori della sede l'hanno espressa «in merito all'allontanamento del caporedattore Giorgio Tonelli dall'incarico fino ad oggi ricoperto con correttezza e capacità professionali. Questa operazione imposta in maniera immotivata e scarsamente trasparente - ha sostenuto la Rsu - tradisce lo spirito del mandato di servizio pubblico, principale prerogativa aziendale. Si esprime solidarietà a Tonelli, e si auspica un maggior rispetto per l'organizzazione, le professionalità e le risorse del servizio. Dal Slc-Cgil regionale e provinciale, il sindacato che rappresenta le lavoratrici ed i lavoratori della comunicazione, è venuta la denuncia del «levarsi di un vento illiberale in Rai». «Siamo convinti - è stato spiegato in una nota firmata da dal coordinatore regionale Alessio Festi e dal segretario generale di Bologna Andrea Caselli - della necessità di una Rai che garantisca un servizio pubblico obiettivo, pluralista ed equilibrato. In questo contesto la rimozione del Capo redattore desta fortissima preoccupazione. Non si comprendono le finalità di tale sostituzione se non per motivi estranei a ragioni di carattere professionale, di competenza ed equilibrio che hanno contraddistinto il lavoro di Tonelli e della sua redazione in questi anni». La conclusione è la «piena solidarietà a Giorgio Tonelli e a tutti i colleghi giornalisti» e l'adesione al sit-in di fronte alla sede Rai di Bologna. (ANSA). «Vedo che sono in giro dei veleni. Tutte chiacchiere: la 'Padania' a giugno ha scritto che si cambiava il caporedattore della Rai a Bologna e chi sarebbe stato il successore. Ottima preveggenza. Ed è chiara l'impostazione politica. La mia nei giorni scorsi è stata una reazione a uno schiaffo istituzionale": così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, durante la manifestazione che si è tenuta davanti alla sede Rai di Bologna per protestare contro la ventilata sostituzione del caporedattore Giorgio Tonelli. Errani, che già aveva criticato l'ipotesi del cambiamento nei giorni scorsi, è tornato sull'argomento rispondendo ai giornalisti: «Lo schiaffo istituzionale è inaccettabile. Parlano di federalismo, ma quale federalismo, quello garantito dalle anticipazioni della 'Padania'? E sul piano politico aggiungo: se la presidente della Rai dichiara che con queste nomine è venuta meno la funzione di garanzia dice una cosa chiarissima e pesante. Pone una questione che non riguarda solo la sede dell'Emilia-Romagna, ma la funzione del servizio pubblico». Alla manifestazione hanno partecipato alcune decine di persone su iniziativa dei partiti del centrosinistra, dell'Italia dei Valori, di Rifondazione e dei sindacati. A Errani un giornalista ha fatto notare che, dal centrodestra si dice che anche quelli dell'Ulivo si comportavano così. «Se uno trova per l'Emilia-Romagna - è stata la replica - un atto di così grave offesa all'istituzione e alle regole lo tiri fuori. Questa campagna per colpire il Tg regionale è cominciata mesi fa ed è un fatto grave e senza precedenti». Alla manifestazione di protesta contro la sostituzione di Tonelli alla guida della redazione regionale della Rai hanno partecipato, politici e sindacalisti, il gruppo 'L'altrainformazione', ma non molti cittadini. Sono state circa cento le persone che si sono radunate sotto la sede della Rai con bandiere, cartelli e striscioni. C'erano, tra gli altri, i senatori Daria Bonfietti, Giancarlo Pasquini e Walter Vitali, e per la Regione, oltre al presidente Errani, l'assessore al turismo Guido Pasi. Per la Provincia il presidente Vittorio Prodi. Una rappresentanza unitaria della Rsu della sede, poi Rocco Giacomino segretario del Pdci dell'Emilia-Romagna, Marco Monari, coordinatore regionale della Margherita ("l'avvicendamento nell'imminenzia di una campagna elettorale delicata e un gesto di grande gravità e senza precedenti"), Roberto Montanari, segretario dei Ds dell'Emilia-Romagna ("se Guazzaloca non è un politicante deve prendere le distanze dagli esponenti della sua maggioranza e da quello che lui stesso ha detto"). «Quello che succede è la dimostrazione di una grande difficoltà del centrodestra a livello nazionale e locale - ha detto Salvatore Caronna, segretario dei Ds di Bologna - è incapace di dare una risposta ai problemi e cerca di sopperire occupando i mezzi di comunicazione». Danilo Barbi, segretario della Cgil regionale ha parlato di «scoramento» e di un atto «che lascia sbigottiti». «Per il ruolo di garanzia dell' informazione pubblica» e «No allo scempio della Rai» stava scritto su due dei cartelli». «Siamo qui oggi per difendere la nostra libertà, la libertà dei giornalisti della Rai di svolgere il loro lavoro con serenità e professionalità, la libertà di tutti i cittadini di ricevere una informazione libera e pluralista. "Perchè il nostro concetto di libertà è più ampio di chi considera la libertà solo come diritto di licenziare e di fare i propri comodi», ha detto Sara Ghedini tenendo un breve discorso davanti alla cancellata della sede a nome del centrosinistra regionale in cui ha citato le parole di Ciampi sull'informazione. (ANSA). Con le nomine di oggi ai tg regionali «il vertice Rai abbandona ogni criterio di pluralismo e capacità professionale ed esegue gli ordini della maggioranza». Lo dice il capogruppo della Margherita in Vigilanza Rai, Paolo Gentiloni. Il risultato, secondo l'esponente dielle, «è un monocolore Rai (perfino in Emilia-Romagna!) che non ha precedenti in decenni di servizio pubblico e che è particolarmente grave perchè a guidarlo è il proprietario della televisione privata». (ANSA). "Un normale criterio di avvicendamento, già preannunciato mesi fa": è la precisazione della direzione della Tgr riguardo alla nomina di Andrea Basagni alla guida della redazione Rai dell'Emilia Romagna in sostituzione di Giorgio Tonelli, verso il quale «non è stato preso alcun provvedimento disciplinare». «In riferimento a notizie di stampa apparse negli ultimi giorni - si legge in una nota della Rai - la Direzione della Tgr precisa che la imminente nomina di un nuovo responsabile della redazione regionale dell'Emilia Romagna, in sostituzione di Giorgio Tonelli, comunicata oggi al Comitato di Redazione, risponde esclusivamente ad un normale criterio di avvicendamento, già preannunciato mesi fa. Non è stato assunto alcun provvedimento disciplinare nei confronti di Tonelli e sono dunque prive di fondamento le tesi secondo le quali all'origine dell'avvicendamento ci sarebbero inchieste o rivelazioni giornalistiche». (ANSA).

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