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Editoria 25 Set 2014

"Tre piccole soluzioni per rilanciare il Fondo editoria Prelievo pubblicità tv, intervento su banche, tassa Google"

"E' ovvio 50 milioni per l'editoria non bastano - ha sostenuto il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, alla conferenza stampa su 'Garantire il pluralismo dell'informazione' organizzata da Mediacoop, Fnsi, Fisc, File, Slc-Cgil, Anso, Uspi e Articolo21 - il Governo deve metterci di più, bisogna trovare più soldi. Il rischio è che altre testate giornalistiche chiudano e centinaia e centinaia di altri lavoratori e giornalisti finiscano sul lastrico. Mi permetto di suggerire alcune modalità per ripristinare quel tessuto informativo e quel pluralismo delle idee che stiamo per perdere.

"E' ovvio 50 milioni per l'editoria non bastano - ha sostenuto il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, alla conferenza stampa su 'Garantire il pluralismo dell'informazione' organizzata da Mediacoop, Fnsi, Fisc, File, Slc-Cgil, Anso, Uspi e Articolo21 - il Governo deve metterci di più, bisogna trovare più soldi. Il rischio è che altre testate giornalistiche chiudano e centinaia e centinaia di altri lavoratori e giornalisti finiscano sul lastrico. Mi permetto di suggerire alcune modalità per ripristinare quel tessuto informativo e quel pluralismo delle idee che stiamo per perdere.

Perché non si inserisce una tassa minima sulla pubblicità delle emittenti televisive nazionali per la costituzione di un Fondo per il pluralismo? Perché le banche, che hanno per legge l'obbligo di investire nella cultura, non destinano una quota per l'editoria? Perché il governo come hanno fatto altri esecutivi in Europa non applica una tassa anche minima a Google che oggi in Italia, invece, prospera esentasse? Ecco basterebbero queste tre piccole operazioni per trovare quei 100 milioni capaci di dare ossigeno e vita ad una vera informazione locale e di idee che sta oggi invece morendo. Non chiediamo - ha concluso Siddi - soldi a pioggia, vogliamo far vivere una informazione utile al tessuto democratico e sociale del nostro Paese. Il governo ci ascolti"

EDITORIA: URAS (SEL) E CAPELLI (CD), ACCOGLIAMO SOS

"Accogliamo il grido d'allarme lanciato dalle organizzazioni sindacali della stampa per una riforma complessiva dell'editoria, volta a garantire il pluralismo e in grado di rilanciare il settore, ormai da troppo tempo in crisi". Lo dichiarano in una nota congiunta i parlamentari sardi, Luciano Uras senatore di SEL e Roberto Capelli del Centro Democratico, a margine della conferenza stampa sull'editoria, organizzata da Alleanza delle Cooperative Italiane della Comunicazione, la FNSI, la Federazione Italiana Settimanali Cattolici, la Federazione Italiana Liberi Editori, l'Associazione Nazionale Stampa Online, l'Unione Stampa Periodica Italiana, il Sindacato Lavoratori Comunicazione della Cgil, l'Associazione Articolo21 e Mediacoop.
"Negli ultimi due anni - hanno proseguito - il mercato della comunicazione ha subito una crisi senza precedenti, hanno chiuso i battenti numerose testate e altre sono prossime a farlo se la situazione non dovesse cambiare. Siamo di fronte ad una contingenza drammatica sia per i giornalisti sia per gli editori. Proprio per questo serve un intervento urgente non solo per una rivisitazione della legge finalizzata a non contrapporre i diritti degli operatori dell'informazione con quelli delle imprese, ma anche per destinare risorse pubbliche al settore.
Sarà nostro impegno cercare un giusto equilibrio normativo che consenta di tutelare l'occupazione e le imprese editoriali, non solo quelle più accreditate, ma anche quelle piccole che coprono l'informazione locale di tutto il Paese e tra queste le cooperative non profit e di idee", aggiungono.
"È questa - concludono i due parlamentari - la condizione essenziale per mantenere una prospettiva di crescita e di sviluppo democratico, valore fondante della nostra Carta Costituzionale". (ROMA, 25 SETTEMBRE - ANSA)

ROMA, GIOVEDÌ 25 CONFERENZA STAMPA SU: "GARANTIRE IL PLURALISMO DELL’INFORMAZIONE" APPELLO URGENTE AL GOVERNO E AL PARLAMENTO PER SALVARE IL PLURALISMO DELL’INFORMAZIONE NAZIONALE E LOCALE

Nel corso degli ultimi due anni 32 testate, nazionali e locali, hanno chiuso i battenti. Altre corrono il rischio di doverlo fare.
L’Alleanza delle Cooperative Italiane della Comunicazione, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, la Federazione Italiana Settimanali Cattolici, la Federazione Italiana Liberi Editori, l’Associazione Nazionale Stampa Online, l’Unione Stampa Periodica Italiana, il Sindacato Lavoratori Comunicazione della Cgil, l’Associazione Art.21 e Mediacoop hanno convocato una

CONFERENZA STAMPA

“GARANTIRE IL PLURALISMO DELL’INFORMAZIONE”

APPELLO URGENTE AL GOVERNO E AL PARLAMENTO PER SALVARE IL PLURALISMO DELL’INFORMAZIONE NAZIONALE E LOCALE

Roma, 25 settembre 2014 - ore 11.30

Sala stampa della Camera dei Deputati

E’ interesse del Paese adottare un intervento urgente per salvare il pluralismo, l’informazione locale e le esperienze editoriali cooperative, non profit e di idee.
Parteciperanno gli operatori e parlamentari di maggioranza e opposizione.

@fnsisocial

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