CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Editoria 26 Giu 2007

Quotidiano sportivo “Dieci” licenzia tutti i redattori Fnsi: "Editore per Caso. E se lo licenziassimo?" Associazione Lombarda dei giornalisti: "Se reclami lo stipendio, ti licenzio"

Hanno trovato un cartello davanti al portone d'ingresso della redazione in via Vitruvio a Milano e così hanno saputo di esser stati tutti licenziati ''per giusta causa''. È quanto accaduto questa mattina ai giornalisti del quotidiano sportivo 'Dieci', una ventina compresi il direttore pro tempore Luca Pollini e i membri del cdr.

Hanno trovato un cartello davanti al portone d'ingresso della redazione in via Vitruvio a Milano e così hanno saputo di esser stati tutti licenziati ''per giusta causa''. È quanto accaduto questa mattina ai giornalisti del quotidiano sportivo 'Dieci', una ventina compresi il direttore pro tempore Luca Pollini e i membri del cdr.

Oltre ad aver perso il posto di lavoro, i giornalisti potrebbero anche ricevere una richiesta di risarcimento danni da parte di Fabio Caso, amministratore delegato dell'Editoriale Dieci, a causa della ''inopportuna, illegittima e immotivata'' decisione di scioperare presa dalla redazione contro i mancati pagamenti degli stipendi. Fondata da Alberto Donati e Giangaetano Caso, la Società Editoriale Dieci aveva fatto uscire il primo numero del quotidiano il 10 marzo sotto la direzione di Ivan Zazzaroni a capo di una redazione composta da circa trenta giornalisti. Il controllo di Editoriale Dieci è poi passato interamente alla famiglia Caso e il 21 maggio è stato nominato amministratore delegato Fabio Caso ed è stata affidata a Mauro Conta una presidenza 'di garanzia'. Il mancato pagamento di numerosi stipendi ha portato però a una serie di scioperi e alle dimissioni di Zazzaroni rassegnate lo scorso 11 giugno. Nel mese di giugno, il giornale è uscito quindi a singhiozzo fino allo sciopero ad oltranza deciso dalla redazione la scorsa settimana. Oggi, è arrivata però la decisione dell'editore di licenziare tutti i redattori, nonostante fosse previsto per domani l'insediamento del nuovo direttore. ''A seguito delle immotivate argomentazioni poste dal cdr - si legge sul cartello firmato da Conta - e della conseguente decisione di astenersi dall'attività lavorativa, l'editore ritiene che per i danni economici subiti dalle ripetute astensioni anche nei giorni 20, 21, 22, 23, 24, 25 giugno, si rende necessario procedere con il licenziamento per giusta causa di tutta la redazione editoriale di 'Dieci'''. ''Si riserva altresì - prosegue la comunicazione dell'editore - di valutare la richiesta danni subita a causa della reiterata posizione assunta da tutta la redazione''. A tutti i redattori è stata consegnata poi una lettera personale di licenziamento nella quale si fa riferimento all'''inopportuna, illegittima e immotivata'' decisione di scioperare. (ANSA) La Segreteria della Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica: “Al quotidiano “Dieci”, testata sportiva fondata da Alberto Donati e Gian Domenico Caso, oggi sotto il controllo della famiglia di quest’ultimo, se c’è qualcuno da licenziare è l’editore. Altro che i giornalisti! E’ una richiesta tutt’altro che paradossale che il Sindacato dei giornalisti è costretto a fare dopo l’incredibile, inaccettabile licenziamento dei giornalisti, “colpevoli” di aver lavorato senza ricevere i giusti stipendi di aprile-maggio e di aver poi scioperato per rivendicarne il pagamento insieme con i conguagli dei mesi di febbraio e marzo e delle festività lavorate. Un fatto di tale enorme gravità non si era mai verificato nella storia dell’editoria italiana e, probabilmente, del nostro sistema industriale. Più che scandalosa questa situazione è disgustosa e meritevole di immediata attenzione di tutte le autorità di controllo e di garanzia, tanto più avendo appreso che l’editore si appresterebbe ad aprire una nuova redazione sulle ceneri di tale comportamento antisindacale e fuori da ogni regola. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana, insieme con le Associazioni Regionali di Stampa, era ed è a fianco dei colleghi di “Dieci”, colpiti dal provvedimento dell’editore, motivato addirittura per “inopportuna, illegittima e immotivata” decisione di scioperare contro il mancato pagamento degli stipendi. I colleghi saranno tutelati in ogni sede e il Sindacato, in ogni sede, chiederà conto dei gravissimi danni subiti dai giornalisti. E’ il tempo di dire basta. Questo genere di editori non può avere titolo ad operare impunemente!” Il Presidente dell’Associazione Lombarda dei giornalisti comunica: "Rivendicare il pagamento degli stipendi, inevasi dal mese di aprile, è diventato motivo di “licenziamento per giusta causa”. E’ accaduto ai giornalisti dell’intera redazione dell’Editoriale Dieci che da qualche mese lavorano “gratis” per l’omonimo quotidiano sportivo. I venti giornalisti della redazione hanno ricevuto la comunicazione dopo aver deciso di astenersi dal lavoro fino a quando l’editore Fabio Caso non avesse pagato gli stipendi di aprile e di maggio, i conguagli relativi ai mesi di febbraio e marzo, le domeniche e le festività lavorate. Il Comitato di redazione si è trovato nelle condizioni di gestire una situazione gravissima e insostenibile. Lo sciopero proclamato è stata la giusta protesta contro le inadempienze di chi si è inventato editore, violando leggi e regole. L’Associazione lombarda dei giornalisti è al fianco dei colleghi e tutelerà i loro interessi in tutte le sedi. Denuncia inoltre l’illegittimità dei licenziamenti e il comportamento antisindacale sia dell’editore Fabio Caso sia del presidente di garanzia (ci chiediamo quale) Mauro Conta".

@fnsisocial

Articoli correlati