Le operazioni societarie in corso nel Gruppo Espresso nell'ambito della fusione con la società Itedi, proprietaria della Stampa e del Secolo XIX, sono state al centro di un incontro tra il segretario generale della Fnsi Raffaele Lorusso, i vertici del gruppo editoriale e i Cdr dei giornali locali della Finegil. L'incontro si è svolto dopo l'annuncio da parte del gruppo dell’accordo con due cordate di imprenditori locali per la cessione del Centro di Pescara e della Città di Salerno, in seguito al quale i giornali locali hanno fatto due giorni di sciopero.
E un altro giorno di sciopero è stato proclamato oggi dall'assemblea dei redattori della Nuova Sardegna in seguito alla comunicazione, da parte dell'ad Monica Mondardini, che sono in corso "ragionamenti" che riguardano la vendita o l'affitto della Nuova Sardegna e dei due giornali del Trentino Alto Adige.
«La cessione - ha dichiarato Mondardini, riferendosi all'annunciata vendita del Centro e della Città - non è una nostra scelta ma un sacrificio richiesto dalla legge 416/81 per effetto della norma sul tetto del 20 per cento delle tirature. In questa cornice normativa sta avvenendo la incorporazione di Itedi che è un sostanziale rafforzamento del gruppo».
Il numero delle copie sarà calcolato sulle tirature del 2016, ma nel frattempo il gruppo sta procedendo con operazioni di deconsolidamento che stanno portando fuori dal gruppo testate storiche della Finegil in un contesto di grande incertezza e di preoccupazione per il futuro dei giornali coinvolti.
Queste ragioni sono state ribadite dal segretario Lorusso e dai Cdr, che hanno chiesto ai vertici del gruppo la massima chiarezza sulle strategie e le decisioni del gruppo editoriale, il rispetto dei diritti dei colleghi e della occupazione, l'autonomia delle testate. Per questa ragione, la FNSI ha chiesto che venga avviato da subito il confronto sulle operazioni in corso, a partire dalle due testate di cui è stata annunciata la cessione.
L'ad Mondardini si è dichiarata disponibile a incontrare già dalle prossime settimane i Cdr della Città e del Centro, i Cdr dei giornali su cui sono state registrate manifestazioni di interesse all'acquisto e a proseguire il confronto con i Cdr dei giornali locali e con la FNSI.
«La FNSI - dichiara il segretario generale Raffaele Lorusso – si schiera al fianco dei giornalisti della Nuova Sardegna e assicurerà tutta l'assistenza necessaria ai colleghi dei giornali interessati dal cambio di proprietà affinché siano tutelati diritti e prerogative di tutti. Nel frattempo, continuerà a confrontarsi con l'azienda affinché nel processo di fusione vengano salvaguardati l'autonomia delle testate e i livelli occupazionali».
Il comunicato del coordinamento dei Cdr Finegil
Il coordinamento dei Cdr della Finegil ha incontrato - alla presenza del segretario della Fnsi Raffaele Lorusso e di Daniela Scano, componente della giunta federale - l'amministratore delegato Monica Mondardini, con il direttore delle Risorse umane Roberto Moro, il vice Romeo Marrocchio, il direttore editoriale Finegil Roberto Bernabò e il direttore generale Marco Moroni, dopo gli scioperi proclamati da tutte le testate Finegil a seguito della cessione dei quotidiani "il Centro" e "La Città di Salerno" per avere chiarimenti sulle prospettive dei quotidiani Finegil alla luce del progetto di fusione L'Espresso-Itedi, sul piano industriale e garanzie sul futuro dei colleghi dei giornali oggetto di cessione.
L'ad Mondardini ha confermato la necessità del "deconsolidamento" per non sforare il tetto del 20% di copie diffuse fissato dalla legge antitrust, così come la decisione sulle testate cedute. Nel corso dell’incontro ha annunciato inoltre che sono in corso "ragionamenti" in forma preliminare su altre tre testate – La Nuova Sardegna, Alto Adige e Trentino – che dunque potrebbero uscire dal perimetro del gruppo.
Il coordinamento, pur constatando la disponibilità dell'azienda al dialogo immediato con i Cdr dei giornali oggetto di cessione e al sostegno nella transizione verso le nuove società perché sia assicurato ai colleghi il massimo delle garanzie, ribadisce la propria contrarietà a cessioni che determinano la perdita di testate storiche della Finegil, da anni presidio di informazione libera nei loro territori, e torna a chiedere all'azienda l'impegno a esplorare e a percorrere tutte le possibilità alternative perché sia evitata al gruppo la perdita ulteriore di un grande patrimonio di professionalità e perché il rafforzamento rappresentato dall'acquisizione di due testate importanti come "La Stampa" e "Il Secolo XIX" non avvenga con il depauperamento dell'assetto attuale della Finegil.
Per questo, nel perdurare di una situazione di pesante incertezza, dichiara lo stato di agitazione, da attuarsi in forme che saranno decise e comunicate dopo le consultazioni con le singole assemblee.
Il comunicato dei giornalisti della Nuova Sardegna
L’assemblea della Nuova Sardegna ha proclamato per oggi, mercoledì 14 settembre, una giornata di sciopero legata alle trattative sulla cessione o l’affitto che i vertici del gruppo Espresso hanno confermato di avere intavolato in forma preliminare su La Nuova Sardegna, che potrebbe dunque uscire dal perimetro del gruppo dopo “il Centro” e “La Città di Salerno”. Domani mattina i redattori della Nuova Sardegna si riuniranno in assemblea plenaria per analizzare la situazione e decidere eventuali altre forme di protesta. Il giornale non sarà dunque in edicola nella giornata di giovedì 15.