Sono quattro i giornalisti arrestati dalla polizia politica egiziana nei locali di 'al-Jazira' al Cairo: lo ha precisato la stessa emittente satellitare, secondo cui sono stati prelevati dagli agenti anche il produttore Baher Mohamed e il tele-operatore Mohamed Fawzy. Con loro Mohamed Adel Fahmy, responsabile del locale ufficio di corrispondenza, e il cronista australiano Peter Greste.
Tutti sono accusati dal ministero dell'Interno di "rapporti con i Fratelli Musulmani", proclamati martedì scorso 'organizzazione terroristica' e messi quindi al bando, per i quali avrebbero allestito un "centro-stampa" nelle due stanze d'albergo in cui è sistemato il loro studio, e di aver inoltre "trasmesso in diretta notizie lesive della sicurezza nazionale, diffondendo senza autorizzazione voci e false informazioni".
L'ufficio della televisione pan-araba è chiuso dal 3 luglio scorso, giorno del colpo di stato militare con cui fu deposto l'allora presidente Mohamed Morsi, esponente di spicco del movimento islamista tra i cui principali finanziatori c'è sempre stato il governo del Qatar, dove la stessa 'al-Jazira' ha la propria sede centrale. (DOHA, 30 DICEMBRE - AGI/EFE/REUTERS)