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Componenti Fnsi 20 Apr 2007

Quarto Potere: “Inpgi, si cambia lo statuto”

Il Consiglio generale dell'Inpgi ha approvato la riforma dello Statuto: introdotto il voto elettronico, riequilibrata la rappresentanza per non penalizzare troppo Lombardia e Lazio, previsti al massimo due mandati per Presidente e Vice Presidente.

Il Consiglio generale dell'Inpgi ha approvato la riforma dello Statuto: introdotto il voto elettronico, riequilibrata la rappresentanza per non penalizzare troppo Lombardia e Lazio, previsti al massimo due mandati per Presidente e Vice Presidente.

Le principali novità e una dichiarazione dei consiglieri Carlo Gariboldi e Edmondo Rho sul sito di Quarto Potere: www.quartopotere.org Nel prossimo mese di febbraio 2008 i giornalisti italiani rinnoveranno il Consiglio generale dell'Inpgi potendo utilizzare il voto elettronico (in alternativa, si potrà comunque votare al seggio, in tutte le regioni) e le candidature dovranno essere presentate entro l'inizio di dicembre. Questa è una delle principali conseguenze della riforma statutaria Inpgi, approvata dal Consiglio generale dell'ente: i giornalisti iscritti alla gestione principale saranno rappresentati d'ora in poi da 50 consiglieri generali eletti dai colleghi in attività e da 10 consiglieri pensionati (mentre rimane di 5 componenti il comitato amministratore della gestione separata, la cosiddetta Inpgi 2). La riforma statutaria prevede anche un parziale riequilibrio a favore di Lombardia e Lazio, che avranno complessivamente 3 consiglieri in più rispetto a oggi: le due regioni erano finora eccessivamente penalizzate rispetto al numero di iscritti. Infatti più del 56% dei giornalisti in attività è residente in Lombardia e Lazio, ma il vecchio Statuto assegnava loro solo il 43% dei consiglieri: con il nuovo Statuto le due regioni passano a 23 consiglieri su 50 tra i giornalisti in attività (pari al 46%) mentre tra i pensionati, laziali e lombardi potranno eleggere 5 consiglieri su 10 (pari al 50%). Interessante comunque notare che non è stata ridotta la rappresentanza delle altre regioni: le 9 più piccole avranno comunque un consigliere in attività e le 9 medie (in termini di iscritti) ne eleggeranno 2 ciascuna. Tra le altre novità del nuovo Statuto, l'elezione con il sistema proporzionale (a tutela della minoranze) dei 10 consiglieri d'amministrazione, tra i quali vengono scelti il Presidente e il Vice Presidente (attualmente Maurizio Andriolo: il Vice deve essere un pensionato, se il Presidente è un giornalista in attività, o viceversa). Sia per il Presidente che per il Vice Presidente, viene introdotto il limite di due mandati: la norma si applica anche all'attuale Presidente dell'Inpgi, Gabriele Cescutti. Peraltro va riconosciuto che Cescutti si è impegnato a fondo nel varare la riforma statutaria, rispettando gli accordi presi nel marzo 2004 con la minoranza di 'Inpgi si cambia' al momento dell'elezione dell'attuale consiglio d'amministrazione. "Dopo tre anni di discussioni accanite, e confronti anche accesi, abbiamo ottenuto un risultato positivo, che conferma l'importanza del nostro impegno", dicono Carlo Gariboldi e Edmondo Rho, consiglieri Inpgi di Quarto Potere. Nel nuovo Statuto, è prevista anche l'introduzione di numerose incompatibilità: chi siederà nel consiglio d'amministrazione Inpgi non potrà far parte dei vertici di Fnsi, Ordine nazionale, Casagit né potrà essere Presidente o legale rappresentante di Associazioni o Ordini regionali. Alla votazione, avvenuta con maggioranza qualificata nella riunione del Consiglio generale Inpgi del 18 aprile 2007, si è arrivati dopo un lungo lavoro preparatorio nella Commissione Statuto (di cui sono rispettivamente Presidente Gabriele Cescutti e Vice Presidente Edmondo Rho). Durante il Consiglio generale, Cescutti e Rho hanno presentato insieme alcuni emendamenti che sono stati approvati. Altri emendamenti (in parte approvati) sono stati presentati dal consigliere d'amministrazione Pierluigi Franz. Ora il nuovo Statuto sarà trasmesso ai Ministeri vigilanti per la definitiva approvazione.

@fnsisocial