Autonomia e solidarietà e Giornalisti Uniti hanno diffuso un comunicato profondamento scorretto nel descrivere il dibattito e il voto dell'ultimo Consiglio nazionale della Fnsi, che ha affidato alla Giunta esecutiva altri 7 giorni di sciopero per la vertezza contrattuale.
Le minoranze nella Fnsi, tra cui Puntoeacapo, sono accusate, da questo comunicato, di ambiguità e di indebolire il fronte sindacale e di "offrire copertura oggettiva a coloro che cercano speciosi pretesti". E’ FALSO. Lo stesso presidente della Fnsi, Franco Siddi (che non è certo un rappresentante dell'opposizione) a chiusura del Consiglio nazionale di martedì ha sottolineato come il dibattito (con molti interventi, soprattutto della minoranza) sia stato di alto livello e abbia dimostrato, senza eccezione alcuna, l'unità del fronte sindacale. Smentendo così, in anticipo, un comunicato (firmato anche dalla sua componente) che tradisce la verità dei fatti. Quello che le minoranze hanno proposto è, semplicemente, che la decisione sulle modalità dell'azione sindacale venisse affidata alla Conferenza nazionale dei Cdr (già in programma per gennaio); questo per coinvolgere il più possibile le redazioni, e per responsabilizzarle di fronte alle inevitabili scelte onerose per la categoria, come quella di altri sette giorni di sciopero, iniziativa peraltro mai messa in discussione da Puntoeacapo. Altro che, come la disinformazione vorrebbe far credere, insinuare che per i colleghi dell’opposizione “ i cdr non contano nulla”. Criminalizzare quindi il voto di astensione, argomentato in Consiglio con assoluta chiarezza (altro che ambiguità) è semplicemente un modo di criminalizzare le opposizioni, rifiutando qualsiasi spunto di riflessione e qualsiasi suggerimento di autocritica all'interno del sindacato. Insinuare poi che le opposizioni vogliano rinunciare agli scatti d'anzianità o aumentare la flessibilità, come sia pure con qualche artificio di scrittura viene fatto nel comunicato di Autonomia e Giornalisti Uniti, è un doppio tradimento della verità. Le opposizioni, infatti, si sono battute da subito e strenuamente perché il nuovo contratto non tocchi gli scatti di anzianità, non aumenti la flessibilità, non penalizzi i nuovi assunti, tuteli i freelance. E' del tutto evidente che sia cosa diversa manifestare perplessità sulla linea sindacale complessiva, e interrogarsi su quali strategie mettere a punto per ottenere il miglior contratto possibile. Questo ha fatto Puntoeacapo, nel Consiglio nazionale di martedì, coerente alla sua linea sindacale di critica costruttiva e di sostegno generoso e coinvolto alle decisioni della Giunta in questi mesi di lotta. Dichiarare pubblicamente qualcosa di diverso, insinuando e affermando il falso: è questo invece, quello che ha fatto il comunicato di Autonomia e Giornalisti Uniti che, criminalizzando chiunque osi esprimere un parere diverso difatto indebolisce l’unità sindacale e annulla ogni dibattito democratico dentro la categoria.