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Editoria 03 Mag 2007

Pubblicità false, 'il Manifesto' si scusa

''Martedì abbiamo commesso un grave errore di comunicazione''. Autocritica in prima pagina per il Manifesto, che, con un corsivo non firmato, e quindi attribuibile ai direttori, Gabriele Polo e Mariuccia Ciotta, si scusa per la confusione generata nei lettori con l'inserto dedicato al Primo maggio, nel quale, accanto ad articoli preparati dalla redazione, campeggiavano ''senza una visibile distinzione'', due false pubblicità, una di Wind e l'altra della Cgil, realizzate dal collettivo ''agenti dell'intelligence precaria'', al quale il quotidiano aveva offerto degli spazi.

''Martedì abbiamo commesso un grave errore di comunicazione''. Autocritica in prima pagina per il Manifesto, che, con un corsivo non firmato, e quindi attribuibile ai direttori, Gabriele Polo e Mariuccia Ciotta, si scusa per la confusione generata nei lettori con l'inserto dedicato al Primo maggio, nel quale, accanto ad articoli preparati dalla redazione, campeggiavano ''senza una visibile distinzione'', due false pubblicità, una di Wind e l'altra della Cgil, realizzate dal collettivo ''agenti dell'intelligence precaria'', al quale il quotidiano aveva offerto degli spazi.

Le due false pubblicità, si ricorda nel corsivo, usavano i loghi di Cgil e Wind per lanciare un messaggio ingannevole secondo la tecnica del 'Subadvertising'. L'intenzione del giornale, spiega il Manifesto, era quella di ''far comunicare i mondi separati del lavoro'', ma evidentemente, riconosce, ''l'abbiamo fatto in modo confuso e sbagliato''. Quindi la precisazione: ''noi non condividiamo ciò che è contenuto in quelle false pubblicità ''. La responsabilità del giornale, riconosce il Manifesto, è quella ''di non avere esplicitato chiaramente sia l'autonomia delle pagine gestite dagli Agenti, sia il fatto che quelle erano pubblicità false. Generando così un grave errore di comprensione nei lettori e assumendoci un messaggio che non è il nostro''. Un errore ''politico editoriale di cui dobbiamo chiedere scusa - conclude - sapendo che ogni provocazione contiene inevitabilmente delle spigolosità che possono risultare fastidiose''. (ANSA)

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