CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Un momento dell'Assemblea Efj riunita a Pristina il 23 e 24 maggio 2024 (Foto: @EfjEurope)
Internazionale 24 Mag 2024

Pristina, dall'Assemblea annuale della Efj appello alle istituzioni Ue a sostenere il lavoro dei giornalisti

In sede europea la Fnsi ha anche portato tre casi particolarmente urgenti: la legge di recepimento della direttiva europea sulla presunzione di innocenza, che ha imposto un bavaglio alla cronaca giudiziaria; la necessità di cancellare il carcere per i giornalisti e la trattativa per la vendita dell'Agi.

La libertà di stampa è in pericolo in tutta Europa. Anche se con forme e modi diversi, non c'è Paese del Vecchio Continente nel quale i giornalisti e i mezzi di comunicazione non subiscano minacce o tentativi di condizionamento. A questo si aggiungono i rischi legati al possibile utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale, che potrebbero ridurre significativamente il perimetro occupazionale. Di questi temi, si è discusso nell'Assemblea annuale della Federazione europea dei giornalisti (EFJ), riunita a Pristina il 23 e 24 maggio 2024.

I giornalisti dei sindacati di numerosi Paesi europei (per la FNSI erano presenti Domenico Affinito, Anna Del Feo e Raffaele Lorusso) hanno condiviso la necessità di moltiplicare le azioni di sensibilizzazione sulle istituzioni europee per sostenere il lavoro dei giornalisti, in una fase in cui la crisi dei media tradizionali, la riduzione degli investimenti e i tentativi di limitare il diritto di cronaca, e la libertà di espressione più in generale, incidono ovunque pesantemente sulla qualità dell'informazione e sulla tenuta degli organici.

L'assemblea ha accolto all'unanimità tutte le mozioni presentate dalla FNSI. Il sindacato dei giornalisti italiani ha chiesto di mettere in campo un'azione comune a livello europeo per favorire misure di sostegno alla stampa e al lavoro dei giornalisti. Senza un'informazione di qualità, infatti, c'è il rischio di ridurre gli spazi di democrazia, lasciando i cittadini in balia delle fake news che si diffondono in modo incontrollato sui social. La FNSI ha anche portato in sede Europea, chiedendo sostegno alle proprie azioni di sensibilizzazione delle istituzioni dell'Unione, anche tre casi particolarmente urgenti: la legge di recepimento della direttiva europea sulla presunzione di innocenza, che ha imposto un bavaglio alla cronaca giudiziaria; la necessità di cancellare il carcere per i giornalisti, ancora previsto nel nostro ordinamento per il reato di diffamazione; la trattativa per la vendita dell'Agi al Gruppo Angelucci, che potrebbe prendere corpo grazie alla mancanza di una legge sul conflitto di interessi, facendo entrare la seconda agenzia di stampa nella galassia editoriale controllata da un parlamentare della maggioranza che sostiene il governo in carica.

La FNSI ha chiesto anche di mettere in campo tutte le azioni necessarie per far sì che in Italia possa trovare applicazione il Media freedom act, sottraendo il servizio pubblico radiotelevisivo dal controllo e dai condizionamenti del governo in carica. Il sindacato dei giornalisti italiani ha illustrato la situazione che attraversa la Rai, dove, proprio grazie alla legge sulla nomina della governance approvata nel 2015, si sta cercando di mettere a tacere ogni voce considerata non in linea con la narrazione portata avanti dal governo in carica.

Il dibattito ha evidenziato che i media del servizio pubblico sono sotto attacco in tutti i Paesi europei. Il denominatore comune, dalla Svezia alla Svizzera, dalla Francia all'Italia, dalla Spagna alla Grecia, per non parlare della Polonia, sono i tentativi di pesanti ridimensionamenti attraverso corpose riduzioni dei budget e pesanti operazioni di accorpamento. Proprio l'annunciata riduzione del finanziamento statale, accompagnata da politiche di accorpamento che potrebbero preludere a riduzioni di organici, in Francia ha portato i giornalisti del servizio pubblico a scioperare per due giorni, giovedì 23 e venerdì 24 maggio.

@fnsisocial

Articoli correlati