Una strage continua, che va fermata. Perché sul lavoro si continua a morire ogni giorno. Cgil, Cisl e Uil si preparano a celebrare il Primo maggio 2025 dedicandolo proprio al tema della salute e sicurezza. Un tema sul quale non ci sono divisioni, tanto che «Uniti per un lavoro sicuro» è lo slogan scelto per la giornata che vedrà i tre segretari generali in tre luoghi simbolici, con manifestazioni unitarie.
Il bilancio è pesante: sono oltre 2,78 milioni i decessi causati ogni anno nel mondo da incidenti sul lavoro o malattie professionali, rileva l'Ilo (l'Organizzazione internazionale del lavoro), secondo cui ogni anno si verificano anche 374 milioni di infortuni non mortali.
Oltre mille le vittime in Italia: nel 2024 quasi 590mila le denunce di infortunio e tra queste 1.090 di casi mortali, come indica l'Anmil (l'Associazione fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro), sulla base dei dati provvisori dell'Inail.
Quest'anno «abbiamo scelto di mettere al centro la vita delle persone e dire basta alle morti sul lavoro. E lavoro sicuro vuol dire lavoro non precario, lavoro ben pagato», afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che interverrà ai Fori imperiali a Roma, città tra le più colpite dagli incidenti sul lavoro. «Vuol dire superare la logica dell'appalto e del subappalto», rimarca richiamando uno dei quesiti referendari su cui si voterà l'8 e 9 giugno.
La segretaria generale della Cisl, Daniela Fumarola, sarà a Casteldaccia, in provincia di Palermo, dove il 6 maggio 2024 cinque operai hanno perso la vita mentre eseguivano lavori sulla rete fognaria. «La strage sul lavoro purtroppo continua -rileva - Serve una strategia nazionale», in cui un punto fondamentale è la formazione, a scuola e nei luoghi di lavoro, assieme alla prevenzione e ai controlli.
«Quando ogni anno si superano mille morti e 500mila incidenti non si può far finta di niente. Siamo davanti a numeri da guerra civile», insiste il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, che invece sarà a Montemurlo (Prato) per ricordare Luana D'Orazio, morta il 3 maggio 2021 a 22 anni stritolata da un macchinario mentre lavorava in una azienda tessile.
Nel pomeriggio, sempre a Montemurlo, alla giovane operaia e mamma sarà intitolata una strada.