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Editoria 27 Mag 2006

Preoccupazione dell'Ordine per la sospensione degli stage: "A rischio il biennio di formazione per gli allievi praticanti delle scuole"

Forte preoccupazione e' stata espressa dall'Ordine nazionale dei giornalisti, dopo aver appreso che alcune aziende editoriali hanno sospeso l'effettuazione degli stages previsti per gli allievi delle scuole di giornalismo. Lo rende noto in un comunicato il Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti

Forte preoccupazione e' stata espressa dall'Ordine nazionale dei giornalisti, dopo aver appreso che alcune aziende editoriali hanno sospeso l'effettuazione degli stages previsti per gli allievi delle scuole di giornalismo. Lo rende noto in un comunicato il Consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti

''Si tratta di una decisione - si legge nel comunicato - che mette a rischio la conclusione del biennio di formazione, giacche' gli stages fanno parte integrante dei diciotto mesi previsti dalla legge per l'ammissione agli esami di stato. L'Ordine sottolinea che l'utilizzazione degli allievi delle scuole nelle redazioni non puo' essere confusa con quella di altre persone. Si tratta infatti - sottolinea il comunicato del Consiglio - di praticanti, iscritti all'Albo, che hanno gia' effettuato una parte dell'addestramento, sono coperti da assicurazione e, ultimato lo stage, torneranno nei rispettivi istituti di formazione''. ''In passato - continua la nota - si e' assistito a forme sbagliate di utilizzazione degli stagisti, in violazione di leggi e accordi sindacali. L'Ordine sottolinea che essi in nessun caso possono sostituire i professionisti assenti per ferie, ma sarebbe grave impedire di fatto l'effettuazione degli stages, che concludono la formazione prima dell'ammissione alla professione. Le aziende del resto hanno firmato accordi e convenzioni con le scuole stesse. E' sbagliato bloccare il processo di formazione dei praticanti. Occorre invece - conclude il comunicato - regolamentare la loro presenza nelle redazioni, attraverso accordi con la Federazione della Stampa e con la Federazione degli Editori, con le quali il Comitato Esecutivo dell'Ordine e' pronto a collaborare''. (ANSA)

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