Le conversazioni telefoniche «sono indubbiamente sintomatiche da una parte, all'autorevolezza che Salvatore Sottile ha assunto in seno alla Rai e, dall'altra, di un modus operandi ben lontano dal rispetto dei principi e, in particolare, da quella imparzialità e da quella trasparenza, che dovrebbero essere i canoni fondamentali ai quali deve ispirarsi un servizio pubblico». Così il gip descrive i rapporti del portavoce di Gianfranco Fini con i massimi vertici giornalisti della Rai
In una prima telefonata ricevuta da Bruno Vespa il 4 maggio del 2005, il conduttore di Porta a Porta comunica che le modalità di una trasmissione sull'Iraq. Riferendosi a Fini, che dovrà parteciparvi, Vespa afferma: «Gliela strutturiamo, gliela confezioniamo addosso». Il popolare giornalista chiede a Sottile di scegliere tra Fassino e Rutelli come «contraddittore». Poi elenca un'altra serie di ospiti scelti dalla redazione, ma aggiunge: «...ma se li volete eh?». In un'altra trascrizione relativa ad un altro contatto telefonico del 9 marzo 2005, invece, sempre Bruno Vespa annuncia a Sottile una trasmissione con ospite il fratello del padre di Bush, che il giorno prima aveva incontrato il leader libico Gheddafi. Lo zio del presidente degli Stati Uniti è accompagnato da un italo-americano: «Di questa colonia - afferma Vespa - che si dà molto da fare con i repubblicani». «Non so se - dice Vespa a Sottile - ritenete utile che faccia una comparsata e.... me lo fai sapere, io così la giro a loro». «Di tenore analogo, per toni e contenuti - si legge nell'ordinanza - è poi la conversazione intercorsa tra Sottile e Clemente Mimun, direttore del Tg1, durante la quale quest'ultimo prospetta un servizio giornalistico dai risvolti mediatici favorevoli all'on. Fini e all'intera coalizione di governo». Clemente Mimun comunica a Sottile di voler intervistare le prime due donne ambasciatrici, appena nominate dal ministero degli Esteri. «Non so se ci aiutano a individuarle o consentono loro di dire una cosa. A me pare carino. Se uno potesse - afferma Mimun - ne viene solo del bene al ministro ed alla coalizione, secondo me». (AGI) NATALE (USIGRAI): "DALLE INTERCETTAZIONI EMERGE UN QUADRO CHE COINVOLGE PESANTEMENTE ANCHE LA RAI" ''Dalle intercettazioni telefoniche di Salvatore Sottile emerge un quadro che coinvolge pesantemente anche la Rai'', afferma una nota di Roberto Natale, segretario dell'Usigrai, per il quale ''Macchia tutta l'azienda questo giro di favori sessuali e di sfruttamento delle donne che sembra essere ala base della scelta delle presenze femminili in alcune trasmissioni''. ''Vogliamo credere che nessuno, al vertice della Rai, pensi di sottovalutare l'impatto di questa vicenda. L'occasione va invece colta per una radicale azione di rinnovamento, anche nel settore di intrattenimento, che cancelli lo squallore di certe commistioni tra politica e azienda e - prosegue il comunicato - spinga la Rai ad imboccare finalmente la via di un diverso tipo di presenza e di rappresentazione delle donne in tv''. Per Natale ''Anche certa informazione Rai esce malconcia dai tabulati: leggere che una trasmissione come 'Porta a porta' venga 'confezionata addosso' ad un esponente politico fa pensare piu' al lavoro del sarto che a quello del giornalista. Vuole o no il vertice Rai far capire che gli approfondimenti non possono essere su misura?''. (ANSA) VESPA: "MI MERAVIGLIO CHE NATALE NON SAPPIA CHE OGNI TRASMISSIONE VIENE 'CUCITA' ADDOSSO AL PROTAGONISTA" Con Salvatore Sottile abbiamo avuto sempre rapporti di proficua e amichevole collaborazione, come con tutti i portavoce dei leader politici'', afferma Bruno Vespa, aggiungendo di aspettare ''di leggere il testo integrale delle intercettazioni, nella speranza di trovarvi anche i forti dissensi fatali, con Sottile come con altri portavoce, tra chi difende esigenze diverse''. Il conduttore di 'Porta a porta', per quanto riguarda il segretario dell'Usigrai, si meraviglia ''che la profonda conoscenza che Roberto Natale ha della fattura di programmi televisivi non gli consenta di sapere che ogni trasmissione viene 'cucita addosso' al protagonista, si chiami Fini, Prodi o Pippo Baudo. E potrei citare infinite testimonianze sui legittimi dissensi che ci sono stati, a destra e a sinistra, sul 'taglio dell'abito'''. (ANSA) ROTONDI (DC): "SI PRENDANO PROVVEDIMENTI PER VESPA" ''Sottoscrivo appieno cio' che ha detto il segretario dell'Usigrai Natale a proposito della trasmissione Porta a Porta di Bruno Vespa che confeziona i suoi programmi a misura degli ospiti, secondo quanto emerge dalle intercettazioni dell'inchiesta di Potenza'': lo afferma Gianfranco Rotondi, segretario della Dc. ''Posso dire - aggiunge - di essere stato il primo e finora l'unico politico in Italia a sollevare una 'questione Vespa'. Non per nulla, qualche settimana fa, abbiamo denunciato il giornalista Rai per il boicottaggio totale subito durante la campagna elettorale che ci ha danneggiato dal punto di vista dell'immagine per una scarsa visibilita' della Dc dal video di 'Porta a Porta'''. ''Nel ricorso contro Vespa - prosegue - abbiamo adottato una nuova linea giuridica: i partiti prendono rimborsi commisurati ai voti, e le trasmissioni che influenzano i flussi elettorali in tempo di par condicio hanno impatti e conseguenze pecuniariamente calcolabili. Naturalmente non si tratta di speculazione economica, ma di un gesto dimostrativo per denunciare gli abusi della principale trasmissione politica in Italia. I legali della Dc sono fiduciosi di ottenere una sentenza che fara' giurisprudenza, addirittura hanno deciso di non presentare nessun esposto all'Authority puntando solo sul risarcimento civile''. ''Ovviamente, cio' che la Dc otterra' da Vespa - sottolinea - il partito lo dara' in beneficenza. Non vedo l'ora che si insedi la commissione di Vigilanza Rai per martellare quotidianamente su questa questione. Dopo tanti anni e' giusto cambiare, ma cambiare vuol dire riavere la televisione dei Giuliano Ferrara e dei Minoli, dei Santoro e dei Floris, dei Socci e dei Beha, insomma o l'Unione mostra di dare una sterzata o ripete l'errore compiuto dalla Cdl, e cioe' pensare che gli uomini di sistema possano essere funzionali ad altro e alla propria sopravvivenza''. ''Stia tranquillo Vespa - conclude Rotondi - di certo ci faremo sentire e a voce altissima''.(ANSA) LAINATI (FORZA ITALIA): "NELLE DICHIARAZIONI DI NATALE C'E' UNA PRECISA VOLONTA' DENIGRATORIA" ''Non e' solo una questione di mancanza di stile, c'e' una precisa volonta' denigratoria che ha indotto il capo dell'Usigrai, Roberto Natale, a dire la sua sulle recentissime vicende giudiziarie''. Lo afferma Giorgio Lainati, deputato di Forza Italia, replicando alle parole del segretario dell'Usigrai. ''Non ci stupisce che questi episodi - prosegue - ancora tutti da chiarire, diventino un pretesto per l'Usigrai che si affretta a chiedere ai vertici della tv pubblica di intervenire. Ma per fare cosa? Nessuno sara' cosi' superficiale e irresponsabile da non dare alle cose la loro giusta dimensione senza cadere in giudizi affrettati e inutili''. (ANSA) CARRA (MARGHERITA) E GIULIETTI (DS): "NECESSARIO UN DIRETTORE GENERALE FORTE" ''Non sta a noi interferire o giudicare l'inchiesta che stanno conducendo i magistrati di Potenza. Tanto meno spetta a noi esprimere affrettate sentenze sulla base di alcuni stralci di intercettazioni telefoniche. Quello che invece ci preoccupa e' il rischio che la Rai possa subire un nuovo durissimo colpo come ha opportunamente sottolineato il segretario dell'Usigrai Roberto Natale'': cosi' Enzo Carra (Margherita) e Beppe Giulietti (Ds). ''Per queste ragioni - proseguono in una nota - e' necessario che la politica tutta, senza distinzione di parte, voglia stimolare l'immediata nomina di un direttore generale forte, autorevole, libero da qualsiasi condizionamento e da qualsiasi subalternita' capace di ristabilire regole e comportamenti. Del resto di quanto e' accaduto in queste ore si erano gia' colti i primi inquietanti segnali a proposito della cosiddetta Calciopoli. Non abbiamo dubbi che l'attuale gruppo dirigente della Rai e il nuovo direttore generale, senza attendere l'inchiesta della magistratura, vorranno promuovere una autonoma commissione di indagine interna capace di individuare e colpire eventuali comportamenti dolosi. Spiace constatare - concludono Carra e Giulietti - che alcuni dirigenti e giornalisti che denunciarono tali comportamenti abbiano dovuto subire nel recente passato provvedimenti di censura e misure disciplinari''. (ANSA) L'Ordine dei giornalisti di Sicilia ha disposto la sospensione dall'albo di Salvatore Sottile, il portavoce di Gianfranco Fini raggiunto da una ordinanza di custodia cautelare della magistratura di Potenza nell'ambito dell'inchiesta culminata con l'arresto di Vittorio Emanuele di Savoia. La sospensione è una misura prevista da una norma della legge sull'ordinamento professionale. (ADNKRONOS)