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Editoria 28 Lug 2010

Piero Sansonetti, neodirettore del quotidiano ‘Calabria Ora’: “Le sfide si accettano tutte, faremo un giornale libero e indipendente”

''Ho accettato perché,intanto, le sfide si accettano tutte. Poi perché la Calabria è un posto importante''. Così Piero Sansonetti, nuovo direttore del quotidiano Calabria Ora. Oggi la presentazione alla stampa e l'incontro con la redazione nella sede centrale del giornale a Cosenza.''Una sfida - ha aggiunto Sansonetti - che non devo giocare io, ma tutta Italia, perché è la sfida del Mezzogiorno o no? È un momento in cui si decidono forse i destini del sud, d'Italia, i destini della Calabria. Mi sembra uno dei posti in cui uno che vuol fare il giornalista, che vuole occuparsi della vita civile, che ha un po' di passione per cosa sarà questo Paese, beh forse il posto più adatto è questo. È stata una sorpresa per me. Però una bella sorpresa''.

''Ho accettato perché,intanto, le sfide si accettano tutte. Poi perché la Calabria è un posto importante''. Così Piero Sansonetti, nuovo direttore del quotidiano Calabria Ora. Oggi la presentazione alla stampa e l'incontro con la redazione nella sede centrale del giornale a Cosenza.
''Una sfida - ha aggiunto Sansonetti - che non devo giocare io, ma tutta Italia, perché è la sfida del Mezzogiorno o no? È un momento in cui si decidono forse i destini del sud, d'Italia, i destini della Calabria. Mi sembra uno dei posti in cui uno che vuol fare il giornalista, che vuole occuparsi della vita civile, che ha un po' di passione per cosa sarà questo Paese, beh forse il posto più adatto è questo. È stata una sorpresa per me. Però una bella sorpresa''.

Rispondendo poi ai cronisti in merito al rapporto che come nuovo direttore avrà con gli editori. Sansonetti ha detto: ''Sono 35 anni circa che faccio questo lavoro. Ho avuto rapporti con molti editori, anche con editori molto complicati, diciamo così. Generalmente io faccio il mio lavoro, loro il loro. Finché funziona così, funziona benissimo. Se non funziona così, non funziona. A me sembra che ci siano tutte le condizioni perché il rapporto con l'editore sia quello che ho sempre avuto con tutti gli editori con cui ho lavorato''.
Infine rispondendo alla domanda sulla linea del giornale ha detto: ''Io sicuramente sono un giornalista di sinistra. Sono convinto che fare giornalismo, ma anche fare politica, non vuol dire affermare e ritenere che il proprio punto di vista sia quello fondamentale e sicuramente giusto. Soprattutto in un momento di crisi forte e grande come è quella che attraversa il nostro Paese, attraversa il Sud, ma tutto il nostro Paese, anzi direi tutto l'Occidente''.
''La capacità - ha spiegato ancora - deve essere quella di confrontarsi con tutti i punti di vista, le idee buone, le soluzioni buone possono essere da qualunque parte. Un giornale fazioso non serve a niente. Serve un giornale che cerchi la verità e che si confronti con tutti e cerca da tutti le cose migliori. Vengo da una storia di giornalismo di partito. Ho lavorato per tanti anni all'Unità, addirittura in tempi in cui il partito comunista era il partito comunista. E però la chiave di tutto, la battaglia è sempre stata quella: il giornalismo esiste solo se è libero ed indipendente. Sennò è un'altra cosa. Io ho imparato a fare questo e cercherò di fare questo anche in Calabria''. (ANSA)

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