Il ministero degli Esteri di Pechino ha rinnovato l'accredito giornalistico annuale per i corrispondenti di Bloomberg e del New York Times dopo una serie di rinvii attribuiti alla reazione cinese ad alcuni articoli scritti dalle due testate. "Abbiamo ricevuto tutti i nostri visti giornalistici e continuiamo ad operare come di consueto", ha annunciato una portavoce a Bloomberg. Secondo fonti citate dalla Dpa, al New York Times sono stati fatti pervenire alcuni accrediti, ma altri reporter sono ancora in attesa del loro.
Il governo cinese richiede a tutti i giornalisti presenti nel paese di rinnovare gli accrediti ed i visti alla fine di ogni anno.
Normalmente la consegna degli accrediti precede il rinnovo del visto. Ma secondo quanto denunciato dall'associazione stampa estera di Pechino (FCCC, Foreign Correspondents Club of China) il governo "sempre più usa il rifiuto o il rinvio nella concessione dei visti quale strumento per influenzare la copertura giornalistica". Nel caso di Bloomberg e New York Times, i ritardi nella concessione dei visti sembrano essere dipesi da articoli sugli affari e sul patrimonio delle famiglie degli uomini ai vertici politici del paese.
"La Fccc è lieta di apprendere che tutto lo staff straniero di Bloomberg in Cina ed alcuni giornalisti del New York Times si sono visti rinnovare gli accrediti per il 2014", ha dichiarato il presidente Peter Ford. "Speriamo che questo accadimento indichi che i reporter del New York Times che ancora attendono i loro accrediti li riceveranno presto e che tutti i reporter la cui procedura di rinnovo del visto è ancora in corso riceveranno i loro visti per il 2014". Lo stesso vale, conclude, per due reporter del New York Times in attesa da oltre un anno fuori dalla Cina. (PECHINO, 19 DICEMBRE - ADNKRONOS/DPA)