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Internazionale 12 Ott 2007

Pechino 2008: vietata importazione `materiali religiosi´ . La norma contenuta nel manuale per i giornalisti

Giornalisti, atleti e gli altri membri delle delegazioni che verranno a Pechino per le Olimpiadi del 2008 non potranno portare con sé «opuscoli e materiali usati per qualsiasi attività religiosa o politica o per dimostrazioni». La norma è contenuta nella lista degli articoli che è «proibito» introdurre in Cina diffusa oggi dal Bocog, il comitato organizzatore delle Olimpiadi di Pechino.

Giornalisti, atleti e gli altri membri delle delegazioni che verranno a Pechino per le Olimpiadi del 2008 non potranno portare con sé «opuscoli e materiali usati per qualsiasi attività religiosa o politica o per dimostrazioni». La norma è contenuta nella lista degli articoli che è «proibito» introdurre in Cina diffusa oggi dal Bocog, il comitato organizzatore delle Olimpiadi di Pechino.

Tra gli oggetti la cui importazione in Cina è invece «ristretta» per tutti i membri accreditati della cosidetta «famiglia olimpica» (componenti e accompagnatori a vario titolo delle squadre, funzionari delle federazioni olimpiche e giornalisti) compaiono le «bandiere di paesi che non prendono parte ai Giochi Olimpici». Membri delle delegazioni nazionali presenti a Pechino affermano che si tratta della prima volta che norme di questo genere vengono introdotte in occasioni delle Olimpiadi, dove molte squadre hanno al seguito esponenti religiosi che assistono i connazionali durante la loro permanenza all'estero. Inoltre non risulta che le federazioni olimpiche nazionali abbiano ricevuto in anticipo dal Bocog comunicazioni riguardo a «opuscoli e altri materiali» attinenti alla religione. In occasione delle Olimpiadi la delegazione italiana ha sempre tra i suoi membri il responsabile per lo sport della Conferenza Episcopale Italiana, che oggi è il vescovo di Fidenza Carlo Mazza. Obiettivo delle norme restrittive sono con ogni probabilità gli attivisti buddisti tibetani o filo- tibetani, i musulmani della minoranza etnica degli uighuri e i membri della setta religiosa del Falun Gong, che in Cina è fuorilegge. Non è chiaro se nella categoria degli articoli «proibiti» (che contrastano con la legge cinese, che però consente la libertà di religione) rientrino copie del Vangelo o di altri libri sacri, come il Corano, che certamente membri di alcune delegazioni avranno con sé in occasione dei Giochi di Pechino, che si terranno dall' 8 al 24 agosto del 2008. La lista è contenuta in un libro presentato oggi alla stampa internazionale dal Bocog in occasione del secondo World Press Briefing, un incontro con i giornalisti stranieri - e con tutti i membri della «famiglia olimpica» - che è in corso a Pechino. Nel corso del briefing, i responsabili del Bocog hanno presentato l' organizzazione del lavoro della stampa e dei movimenti nella capitale e nei luoghi in cui si svolgeranno le gare. Il Bocog ha ribadito quanto già solennemente affermato in passato, cioè che - per un periodo che va dal 1 gennaio 2007 all' ottobre del 2008, quando si concluderanno le «Paraolimpiadì per gli atleti handicappati - i giornalisti stranieri in Cina avranno completa libertà di movimento e potranno intervistare tutti i cittadini cinesi che acconsentiranno a parlare con loro. In seguito verranno restaurate le vecchie regole che impongono ai giornalisti di notificare i propri movimenti fuori dalla città di residenza e di aver l' autorizzazione dei dirigenti politici locali per effettuare un' intervista. Tra i delegati al World Press Briefing hanno suscitato preoccupazione anche i problemi dell' accesso libero a Internet - che è pesantemente censurata dal governo di Pechino - e alle trasmissioni delle televisioni straniere, che spesso vengono interrotte quando toccano temi ritenuti «delicati» dalle autorità cinesi. (ANSA)

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