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Editoria 17 Lug 2007

Paolo Serventi Longhi: “Dal Governo attendiamo segnali positivi”

Di fronte ai segnali che arrivano dal Governo, che con il disegno di legge di riforma dell'editoria si prepara a ''riqualificare il sostegno al settore, rilanciare con nuovi criteri i contributi diretti e indiretti, sostenere i fondi per l'innovazione, è sempre più incomprensibile la posizione degli editori che non aprono la trattativa per il contratto''.

Di fronte ai segnali che arrivano dal Governo, che con il disegno di legge di riforma dell'editoria si prepara a ''riqualificare il sostegno al settore, rilanciare con nuovi criteri i contributi diretti e indiretti, sostenere i fondi per l'innovazione, è sempre più incomprensibile la posizione degli editori che non aprono la trattativa per il contratto''.

Lo ha ribadito oggi il segretario della Federazione nazionale della stampa, Paolo Serventi Longhi, intervenuto all'assemblea di Mediacoop. Particolarmente importante, secondo Serventi, è la possibilità, alla quale ha fatto cenno oggi il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Ricardo Franco Levi illustrando i punti essenziali del ddl, ''che il governo sostenga gli esodi e i prepensionamenti dei giornalisti in seguito a piani di ristrutturazione e di crisi, utilizzando come strumento il Fondo che gia' esiste presso l'Inpgi ma che va ovviamente rafforzato: so che dal ministero dell'Economia sono venuti segnali di disponibilità importanti. Ci auguriamo, ovviamente - ha detto il segretario della Fnsi - che gli stati di crisi siano pochissimi, anche se siamo preoccupati per l'atteggiamento delle aziende e per le segnalazioni che arrivano dai comitati di redazione. Come sindacato, siamo pronti a collaborare alla riqualificazione dell'editoria e del mondo dei giornalisti, ma non possiamo pagare tutti i prezzi''. (ANSA)

@fnsisocial

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