"Azzerare il precariato storico dei giornalisti negli Uffici Stampa delle p.a. siciliane, allo stato dell’arte, è un atto non più rinviabile dall’Assemblea Regionale Siciliana. Significa rendere giustizia a lavoratori altamente qualificati, comunque contrattualizzati, che contano su periodi di servizio con lavoro subordinato,quotidiano ed in esclusiva professionale, superiori ai dodici mesi ed un giorno, per come tralaltro prevede il contratto Fieg-Fnsi. Contratto di lavoro recepito a tutti gli effetti dalla vigente legislazione regionale siciliana"
"Solo così, si potrà dare corso : sia alla trattativa per la stipula del contratto collettivo integrativo siciliano comparto Uffici Stampa p.a., previsto pure dalla legislazione regionale; sia alla necessaria stagione dei concorsi, fondati esclusivamente su chiari requisiti professionali, per poter dare un'altra risposta concreta alle altrettanto legittime aspirazioni dei giornalisti disoccupati. E’ ovvio che l’articolato della nuova proposta di legge di “conferma delle funzioni” a favore dei giornalisti precari impegnati da anni nelle p.a. siciliane, che questo diritto hanno maturato secondo le stesse attuali norme di legge e del Cnlg vigente, dovrà scaturire da un confronto serrato e sereno tra l’Ars e la segreteria regionale dell’Assostampa Siciliana/Fnsi, della quale non è ammissibile si continui ad eluderne la legittimità contrattuale, la competenza tecnica e la forza rappresentativa di categoria, di cui anche il nostro Gruppo di specializzazione del settore è una testimonianza viva. Tutto ciò si propone, esattamente, per come accade quando l’Ars in previsione di provvedimenti di legge per la legittima tutela dei diritti maturati dal precariato amministrativo nei comuni dell’Isola, si confronta sindacalmente con Cgil-Cisl-Uil-Ugl, appunto le rappresentanze sindacali, contrattuali e democratiche, di quei lavoratori precarizzati nelle p.a. siciliane". Ignazio Panzica, responsabile regionale Assostampa Siciliana per gli Uffici Stampa