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Daniele Piervincenzi alla manifestazione organizzata a Ostia all'indomani dell'aggressione
Mafia 11 Ott 2018

Ostia, sequestrati beni per 19 milioni al clan Spada. C'è anche la palestra dove fu aggredita la troupe di Nemo

I finanzieri del Comando provinciale di Roma hanno eseguito cinque decreti di confisca emessi dalla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale capitolino. Secondo gli investigatori, i vertici della famiglia 'hanno inquinato l'economia legale ostiense'.

I finanzieri del Comando provinciale di Roma hanno eseguito cinque decreti di sequestro di beni, emessi dalla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale della capitale, nei confronti di altrettanti esponenti di spicco del clan mafioso Spada di Ostia per un valore complessivo pari a quasi 19 milioni di euro.

Secondo gli investigatori della Guardia di finanza impegnati nell'operazione denominata 'Apogeo', i vertici del clan, oltre ad ostentare 'un tenore di vita del tutto sproporzionato ai redditi dichiarati' (in più di un caso pari a zero) 'hanno inquinato l'economia legale ostiense'.

In particolare, proseguono gli investigatori, i profitti delle attività criminali del clan sarebbero stati 'reimpiegati attraverso la costituzione, tramite compiacenti prestanome, di una serie di imprese (bar, sale, slot, distributori di benzina, concessionarie auto) e associazioni sportive dilettantistiche utilizzate per la gestione di palestre e scuole di danza'.

Tra i beni sequestrati anche la palestra Femus Boxe, teatro, nel novembre scorso, dell'aggressione alla troupe della trasmissione 'Nemo – Nessuno escluso' nel corso della quale Roberto Spada colpì con una testata al volto il giornalista Daniele Piervincenzi.

Confiscate nell'operazione società, ditte individuali, ville, auto, moto e sei associazioni sportive. L'indagine è coordinata dalla direzione distrettuale antimafia della Capitale.

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