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Ordine 22 Apr 2010

Ordine dei giornalisti della Sardegna: “Gli emendamenti al ddl sulle intercettazioni introducono una censura preventiva per i giornalisti”

Il Governo tenta di colpire il diritto-dovere d’informare e di essere informati garantito dall’articolo 21 della Costituzione. L’Ordine dei giornalisti della Sardegna è fortemente critico nei confronti degli emendamenti al ddl sulle intercettazioni e condivide l’allarme lanciato dall’Ordine nazionale.

Il Governo tenta di colpire il diritto-dovere d’informare e di essere informati garantito dall’articolo 21 della Costituzione. L’Ordine dei giornalisti della Sardegna è fortemente critico nei confronti degli emendamenti al ddl sulle intercettazioni e condivide l’allarme lanciato dall’Ordine nazionale.

Gli emendamenti puntano a limitare l’autonomia professionale dei giornalisti e le prerogative dello stesso Ordine: i colleghi colpevoli solo di svolgere il proprio lavoro rischierebbero di essere puniti con la reclusione in carcere e con pesanti provvedimenti disciplinari che gli Ordini verrebbero costretti a comminare. Per evitare gli abusi esistono già norme di legge e norme deontologiche. Ma il fatto è che il governo vorrebbe introdurre una forma di censura preventiva. Per questi motivi secondo l’Ordine dei giornalisti della Sardegna è necessaria una mobilitazione della categoria anche nell’isola con il coinvolgimento di associazioni e cittadini sensibili ai temi della libertà e della democrazia.

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