Insieme agli autori, saranno presenti: Franco Siddi, Segretario generale della FNSI, Maria Luisa Busi, Curzio Maltese, Bonifacio Liris (comitati cittadini), Stefania Pezzopane ex Presidente Provincia de L'Aquila e l’editore. Modera Giuseppe Boi (Il Centro)
A oltre un anno dal terremoto due giornalisti indipendenti denunciano: il piano di Berlusconi e Bertolaso è fallito e, mentre l’economia langue, il tessuto sociale è distrutto, le opere d’arte sono divorate dal degrado e i disoccupati vedono sfumare ogni possibilità, sul denaro della ricostruzione si protendono indisturbati gli sprechi insieme ai tentacoli della criminalità organizzata.
Il 6 aprile del 2010 L’Aquila è stata costretta a fare i conti con il più triste anniversario della sua storia e, insieme al ricordo indelebile delle oltre 300 vittime provocate dal terremoto del 2009, la città si è ritrovata ad affrontare l’enorme problema della ricostruzione, per capire ciò che è stato fatto fino a oggi e quello che può essere il destino di un’intera comunità.
Attraverso testimonianze raccolte in presa diretta, trentadue pagine di fotografie inedite e una scrupolosa analisi dei dati a disposizione, l’inchiesta di Sabrina Pisu e Alessandro Zardetto denuncia una situazione diventata insostenibile svelando i retroscena di un progetto assolutamente fallimentare. A oltre un anno dal sisma, infatti, il faraonico piano C.A.S.E., capace di divorare 800 milioni di euro, ha dato alloggio a meno di 15.000 persone su un totale di 67.000 senzatetto e ha barattato la gloriosa città vecchia con diciannove new town, dove si affollano 4.500 appartamenti costati poco meno di 3.000 euro al metro quadrato, tre volte il prezzo di mercato. Il tutto è avvenuto espropriando agli aquilani 250 ettari di suolo agricolo, in una situazione in cui gli enti e le istituzioni locali sono stati completamente esautorati da ogni possibilità di intervento dal principale responsabile di ogni scelta riguardante il futuro dell’Aquila: il commissario delegato Guido Bertolaso.
La sbornia mediatica che ha mistificato la realtà delle cose nasconde una città ancora in ginocchio, dove la ricostruzione che non parte, l’economia paralizzata, i 15.000 disoccupati e cassintegrati, la disgregazione sociale e le migliaia di opere d’arte in stato di abbandono gridano la necessità di una soluzione ancora lontana.
Sul miracolo che non c’è, intanto, avanza l’ombra di una gestione non trasparente della valanga di soldi arrivati da tutto il mondo e si protendono i tentacoli della criminalità organizzata, velocissima a mettere le mani sul ricco bottino.
SABRINA PISU
(Roma, 1976): giornalista professionista, si è laureata in Lettere presso l’Università
di Roma «La Sapienza». Lavora per Ecoradio e ha collaborato al dossier Ecomafia 2010 di Legambiente (Edizioni Ambiente). Come cronista, ha vinto il premio «Lidia Giordani» con un saggio su legalità e ambiente.
ALESSANDRO ZARDETTO
(Roma, 1979): giornalista professionista freelance, si è laureato in Lettere presso l’Università di Roma «La Sapienza». Ha frequentato la scuola di giornalismo di Sassari e ha collaborato con diversi quotidiani ed emittenti televisive. Su L’Aquila, oltre a diverse inchieste, ha realizzato il reportage fotografico Oltre le macerie.