CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Componenti Fnsi 29 Mar 2009

Nuovo Impegno per i Diritti registra con soddisfazione la sigla dell'ipotesi d'accordo per il rinnovo del contratto di lavoro giornalistico

Dichiarazione del coordinatore di Nuovo impegno per i diritti, Gianni Todini, sull'ipotesi d'accordo per il rinnovo del contratto di lavoro giornalistico.

Dichiarazione del coordinatore di Nuovo impegno per i diritti, Gianni Todini, sull'ipotesi d'accordo per il rinnovo del contratto di lavoro giornalistico.

Con soddisfazione registriamo la sottoscrizione dell’ipotesi di contratto dei giornalisti italiani. Dopo 4 anni, l’impegno tenace della Fnsi, del suo gruppo dirigente e del segretario generale Franco Siddi in particolare, ha avuto ragione della irriducibilità degli editori che pretendevano una ulteriore precarizzazione della professione. La risposta della categoria ha consentito, in un quadro di fragilità economica generale, di confermare il contratto di lavoro collettivo come strumento di difesa, tutela e sviluppo delle professionalità, con segni importanti di perequazione a favore dei colleghi inquadrati in forme di lavoro a tempo determinato e con la eliminazione della distinzione tra giornalisti impegnati nelle testate online e quelli della carta stampata e delle Tv. L’ultima provocazione degli editori, quella della denuncia del vecchio contratto e della indennità di vacanza retributiva, esce battuta dal raggiungimento di una nuova intesa che vede, in un quadro generale di raffreddamento del costo del lavoro, la conferma dello strumento degli scatti ed in percentuale, con significativi benefici per la massa contributiva a sostegno dell’autonomia degli istituti della categoria, Inpgi e Casagit. Anche sul piano della regolazione del lavoro precario, il sindacato dei giornalisti strappa un miglioramento rispetto alla norma generale che limita a 36 mesi il rapporto con le aziende. Rilevante poi lo stop alla spregiudicatezza di quegli editori che con crisi aziendali ripetute hanno utilizzato l’Inpgi come un bancomat, scaricando sull’Istituto di previdenza i loro fallimenti.. Ora gli stati di crisi avranno un costo a carico degli editori che intenderanno utilizzare questo strumento: impareranno a ricorrervi con meno faciloneria! Infine, la previsione di un fondo di perequazione pensionistico rappresenta il riconoscimento della condizione particolare dei giornalisti pensionati che, lungi dall’essere dei privilegiati, non godono di nessun adeguamento al costo della vita nel corso degli anni. 27 marzo 2009

@fnsisocial