Natale segretario Usigrai: "Non confondiamo il servizio pubblico con servizio di obbedienza governativa"
Per sconfiggere i crescenti rischi di omologazione è utile ogni strumento che serva a ricordare alla Rai i suoi specifici compiti. La logica del contratto di servizio – che vincola la Rai a mantenere ben distinta la sua offerta, a fare servizio pubblico in tutti i generi produttivi, a dare agli utenti maggiori garanzie – è per i giornalisti Rai una logica pienamente condivisibile. Non è accettabile però che si faccia confusione fra servizio pubblico e servizio di obbedienza governativa. La composizione della commissione qualità, che nella stesura finale prevede un “osservatore” ministeriale, è incompatibile con l’autonomia editoriale della Rai, già pesantemente ridimensionata nella pratica dei mesi scorsi ed ora ulteriormente incrinata anche a livello normativo. Questa nuova struttura non si sottrae al sospetto che la “qualità” più apprezzabile della Rai sia, nelle intenzioni della maggioranza parlamentare, la perfetta corrispondenza ai desideri del governo. Ma il servizio pubblico non si fa al guinzaglio.