CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Fnsi 07 Set 2009

Natale (Fnsi) a Berlusconi: "Sulla libertà di informazione c'è davvero poco da ridere, lo vedrà il 19 in piazza"

"A noi pare che ci sia assai poco da ridere. Non ridono in Europa, dove fanno classifiche che mettono l'Italia in posizione medio bassa in quanto a libertà di informazione, e sempre meno si ride in Italia, dove si allunga a dismisura la lista dei giornali e dei soggetti sociali colpiti da questo assetto chiuso del sistema dell'informazione". Così Roberto Natale, presidente della Federazione nazionale della stampa italiana.

"A noi pare che ci sia assai poco da ridere. Non ridono in Europa, dove fanno classifiche che mettono l'Italia in posizione medio bassa in quanto a libertà di informazione, e sempre meno si ride in Italia, dove si allunga a dismisura la lista dei giornali e dei soggetti sociali colpiti da questo assetto chiuso del sistema dell'informazione". Così Roberto Natale, presidente della Federazione nazionale della stampa italiana.

Ai microfoni di Econews e ItaliaRadioWeb, la radio di Articolo 21, Natale ha commentato la dichiarazione di Silvio Berlusconi sulla mobilitazione dell'FNSI in difesa della libertà di informazione. Il presidente della Fnsi ha fatto una previsione in vista della manifestazione del 19: "La manifestazione sta ricevendo adesioni da organizzazioni, gruppi spontanei che non hanno niente a che fare con le vecchie categorie che Berlusconi ancora usa, ha parlato di una minoranza catto-comunista. Vedrà che il 19 in piazza ci sarà  in piazza una gran quantità di gente che di queste categorie vecchie non ha mai sentito parlare". (ANSA).

_____

Il fatto che non ci sia libertà di stampa in Italia "è' una barzelletta di questa minoranza
cattocomunista e dei suoi giornali". Lo dice il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
    "Libertà di stampa - ha detto intervenendo a Mattino Cinque - non è libertà  di mistificare, di insultare e di calunniare e per questo mi sono rivolto alla magistratura".
Berlusconi, parlando delle polemiche suscitate dopo la presentazione delle querele alla Repubblica e all'Unità  e della mobilitazione che la FNSI si appresta a organizzare, ha detto che si tratta di "una barzelletta di una minoranza, soprattutto di questa minoranza comunista e cattocomunista e dei suoi giornali che sono purtroppo il 90%
dei giornali italiani".
    "Loro intendono la libertà di stampa come libertà  di mistificazione, di insulto, di diffamazione e di calunnia. E quindi - ha aggiunto - sono stato costretto a rivolgermi alla
magistratura per affermare un principio importante, e cioè che la libertà  di stampa non è tutto questo" (Agi)

@fnsisocial

Articoli correlati