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Appuntamenti 24 Set 2008

Monumento alla stampa clandestina e alla libertà di stampa Mercoledì 1° ottobre il secondo anniversario a Conselice

Sarà celebrato a Conselice mercoledì 1° ottobre il secondo anniversario del monumento alla stampa clandestina e alla libertà di stampa. Si conferma la platea delle rappresentanze istituzionali attorno alle celebrazioni del monumento alla stampa clandestina ed alla libertà di stampa

Sarà celebrato a Conselice mercoledì 1° ottobre il secondo anniversario del monumento alla stampa clandestina e alla libertà di stampa. Si conferma la platea delle rappresentanze istituzionali attorno alle celebrazioni del monumento alla stampa clandestina ed alla libertà di stampa

Accanto all’impegno dell’Amministrazione Comunale di Conselice, dell’A.N.P.I. provinciale, della Federazione Nazionale della Stampa, dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia – Romagna e dell’A.S.E.R. saranno presenti i Gonfaloni dei diciotto Comuni della Provincia, a testimoniare la rete territoriale di un impegno per la diffusione della stampa libera, che coinvolse centinaia di staffette e partigiani della Bassa Romagna. Il programma della manifestazione vedrà, alle ore 10, il saluto del Sindaco di Conselice, Maurizio Filipucci, e la cerimonia del cambio del tricolore con Elio Pezzi, vicepresidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia – Romagna e Lino Michelini, Presidente Nazionale vicario dell’A.N.P.I.. Nel corso della manifestazione dove i ragazzi dell’Istituto scolastico comprensivo prenderanno in consegna il tricolore dalle mani del rappresentante dell’A.N.P.I. che sostituirà il tricolore regalato a Conselice, lo scorso anno, dall’Ordine Regionale dei Giornalisti. Concluderà l’incontro l’intervento di Guido Columba, Presidente dell’Unione Nazionale dei Cronisti Italiani. La mattinata si chiuderà nella galleria di Arte incontro, alle ore 11,30 in piazza F. Foresti, con l’apertura della mostra «100 anni sulla notizia» promossa dalla Federazione Nazionale della Stampa italiana per celebrare il centenario della sua fondazione. Sullo sfondo il ricordo di quel 1° ottobre 1944, quando nel perimetro del Poligono di Tiro di Bologna, Pio Farina, Cesare Gaiba, Giovanni Quarantini, Egidio Totti furono assassinati dai nazi–fascisti dopo tre settimane di torture per svelare la rete delle tipografie clandestine. Nessuno parlò ed il loro eroismo permise ai partigiani di continuare il difficile lavoro di diffusione della stampa libera. Tutto era iniziato in quel drammatico 10 settembre 1944, quando durante un rastrellamento di un battaglione tedesco i quattro partigiani tipografi uscirono dal rifugio con le mani ed i vestiti ancora sporchi di inchiostro nel tentativo di distrarre il battaglione dalla tipografia clandestina nascosta alle «Bassette», tra Borgo e Villa Serraglio. «Il loro fu un lavoro pieno di sacrifici e grandi rischi, non meno importante della lotta armata contro gli invasori, per affermare il diritto alla libertà di espressione che dai primi anni del ventennio fascista alla liberazione coinvolse centinaia di donne e di uomini dei nostri territori – sottolinea Maurizio Filipucci – e segna un principio di libertà ed uguaglianza che ancora oggi non si può eludere, perché resta un tema aperto in un epoca in cui troppo spesso i mass media disinformano piuttosto che favorire la comprensione dei problemi. Questo anniversario è quindi un momento significativo per affermare con forza questo principio che sta alla base della qualità della nostra democrazia». In serata, nell’auditorium comunale, alle ore 21, Linda Errani, Sindaco di Massa Lombarda, Ivano Artioli, Presidente provinciale dell’A.N.P.I. faranno il punto sui temi della «libertà di stampa oggi», accanto a Loris Mazzetti, giornalista e curatore de «Il fatto» di Enzo Biagi, Roberto Natale, Presidente della Federazione nazionale della stampa italiana e Gerardo Bombonato, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia–Romagna. La giornata si concluderà con la consegna da parte dell’A.N.P.I. di una pergamena ai famigliari dei quattro tipografi partigiani uccisi dopo il rastrellamento di Villa Serraglio, in ricordo del loro sacrificio.

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